di Giuseppe Dulcamare

Da Xavier a Campi, passando per Sergeant e Zlamal: la storia delle "meteore" del Bari
BARI – Negli ultimi 25 anni a Bari hanno giocato numerosi giocatori che con le loro prestazioni e i loro gol sono riusciti a rimanere impressi nella storia sportiva della città. Ma fra tanti beniamini i tifosi hanno “conosciuto” anche una serie di calciatori che, per una serie di ragioni, hanno passato tutto il loro tempo seduti in panchina e in tribuna, fino a essere ceduti definitivamente ad altre squadre. Sono le “meteore” del Bari, atleti finiti poi nel dimenticatoio o in alcuni casi “esplosi” con maglie diverse da quella biancorossa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Senza nessuna pretesa di essere esaustivi, abbiamo ricordato dieci di questi “carneadi” del calcio barese, scelti tra coloro che hanno fatto registrare al massimo 8 presenze con i colori cittadini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il caso più famoso di “flop” capitato al Bari è quello di Frank Farina, australiano pagato 3 miliardi di lire nell’estate del 1991. Il centravanti (assieme a Platt e Joao Paulo) doveva rappresentare la punta di diamante di una squadra destinata ad arrivare in Europa. Peccato però che “il canguro con l’hobby del gol” dopo 8 partite senza segnare venne messo alla porta e ceduto. I biancorossi d’altro canto, anche senza di lui, retrocessero tristestemente in serie B. 

Difficile da dimenticare poi il nome del portoghese Abel Xavier, arrivato nella stagione 1995/96 dopo aver vinto un campionato con il Benfica. Di lui si ricorda la disastrosa prestazione di Cremona, quando il Bari guidato da Eugenio Fascetti incassò una delle più brucianti sconfitte della sua storia, perdendo per 7-1. Dopo numerosi infortuni e appena 8 presenze lasciò la città, tra il sollievo dei tifosi. Ma il ragazzo superate le difficoltà italiane riuscì in seguito a imporsi nei principali campionati europei.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Alla fine degli anni 90 arriva invece il “francesino” Grégory Campi, centrocampista 22enne che rimase in rosa per tre stagioni di A: dal 1998 al 2000. Riuscì però a disputare solo due scampoli di partita, rimanendo per il resto del tempo sempre in tribuna. Passò poi alla Fidelis Andria con la quale retrocesse in serie C dopo aver giocato “ben” dieci volte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Stessa sorte di Campi per un altro giovane straniero: l’appena ventenne paraguayano Óscar Omar Ayala. Per lui solo 2 presenze in due anni, di cui una in serie A nell’annata 2000/2001. Passò poi al Teramo e alla Cavese, facendo infine perdere per sempre le proprie tracce (anche su Wikipedia).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Altro nome che pochi tifosi ricordano è quello del belga Tony Sergeant: centrocampista 30enne che dopo una discreta carriera in Patria era in cerca dell’affermazione nel campionato italiano. Risultato: solo una stagione in B per lui (2007/2008) “condita” da 5 presenze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Incredibile è poi la storia dell’ala Almamy Doumbia, che fu prelevato dall’Andria durante il mercato di gennaio del torneo 2008/2009, quello della promozione in A con Conte. Ma l’ivoriano dopo poche settimane (e 18 minuti di gioco) fu tagliato inspiegabilmente dalla rosa. “Sedotto e abbandonato” ritornerà poi nella sua ex squadra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Burrascosa è invece la vicenda dell’attaccante Rey Volpato, arrivato con grandi prospettive sempre nella stagione 2008/2009. Dopo 8 partite e un gol, la società durante il mercato invernale decise di disfarsene, cedendolo al Piacenza. Tornato però in Puglia nel campionato successivo, venne messo fuori rosa per problemi con il tesseramento. Solo nel gennaio del 2010 riuscirà finalmente a giocare passando al Gallipoli e continuando in seguito la sua carriera nelle serie minori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel Bari di Ventura (2009/2010) si affacciò anche un giovanissimo Iago Falque, promettente trequartista cresciuto nel Barcellona e di proprietà della Juventus, da cui arrivò in prestito. Di lui si diceva un gran bene: peccato che non riuscì a collezionare neanche un minuto di gioco. Ritornò mestamente a Torino per poi spiccare il volo prima in Spagna e in seguito in Italia con Genoa, Roma e Torino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma passiamo a Zdenek Zlamal, portiere ceco la cui comproprietà fu pagata all’Udinese ben 500mila euro. Fu allontanato dalla rosa prima ancora dell’inizio del campionato di B 2011/2012, a seguito di un poco chiaro episodio che coinvolse i compagni Salvatore Masiello e Alessandro Crescenzi. 

Per concludere un calciatore arrivato a Bari nel gennaio di quest’anno: il difensore greco Marios Oikonomou, che dovrebbe tornare a fine mese a Bologna, squadra da cui era giunto in prestito. Per lui solo 3 presenze con la maglia biancorossa. Riusciranno i tifosi a ricordarsi di lui?

Nell’immagine: Abel Xavier, Campi, Sergeant, Volpato, Iago Falque, Zlamal
 


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