La storia dei fratelli Sara e Davide: giovani baresi che stanno dominando il mondo della Lotta
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giovedì 12 giugno 2025
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di Gaia Agnelli - foto Paola Grimaldi
Due campioni in erba che si allenano nella stessa palestra: quella dell’Angiulli, in cui si formò quel Pietro Lombardi che, nel 1948, vinse proprio nella Lotta le Olimpiadi di Londra. Ed è lì che siamo andati a trovarli per farci raccontare la loro storia (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando entriamo in palestra Sara e Davide si stanno allenando con una ventina di compagni sotto l’occhio attento degli allenatori Nicola Vitucci e Nicola Caradonna. La ragazza indossa una tuta da lotta blu, il fratello una rossa. (Vedi video)
Notiamo la differenza tra le due specialità. Nella lotta greco-romana si usano solo le braccia, mentre in quella libera si può bloccare l’avversario anche con le gambe. Lo scopo però è sempre quello di “schienare” il contendente così da “proiettarlo” sul tappeto con entrambe le spalle a terra. Un qualcosa che vediamo fare bene a Davide, il quale dopo proiezioni, atterramenti, sbilanciamenti, ancate e braccetti, riesce ad avere la meglio sul suo avversario.
È lui il primo a raggiungerci per raccontarci qualcosa di sé. «Ho iniziato a praticare questo sport quando avevo appena sette anni, spronato da mio padre Vincenzo - ci dice -. Mentre mia sorella è venuta dopo: prima infatti praticava il nuoto, poi vedendomi lottare si è appassionata pure lei».
«Sì cinque anni fa decisi di provare questa disciplina – conferma Sara –. Pensai che avrei potuto rafforzarmi fisicamente e migliorare la mia difesa personale. Da lì però è scattata la scintilla».
Ed è così che i due sono divenuti lottatori a tutti gli effetti, cominciando a dominare il palcoscenico nazionale. Sara è stata la prima a vincere. Ad oggi ha conquistato ben sei campionati nazionali: il primo nel 2022, gli ultimi due nel maggio di quest’anno, dove ha trionfato nelle categorie 61 kg under 17 e 62 kg under 20.
Il primo successo del fratello è invece del 2024, quando ha vinto i campionati italiani nella categoria 44 kg Under 13. A questo trionfo sono seguiti i due ori nei 48 kg Under 15 e nei 45 kg Under 17.
Da notare come i due abbiano vinto non solo con i pari età ma anche contro ragazzi più grandi. «Una delle sensazioni più belle è proprio quella di trionfare in una categoria superiore alla propria – dichiara Sara -. È impareggiabile avere 16 anni e primeggiare nell’Under20, contro atlete più forti fisicamente e con più esperienza».
Naturalmente tanto talento non poteva sfuggire ai tecnici federali che hanno convocato i fratelli in Nazionale. Sara ha già partecipato a tre europei, mentre quest’anno sarà la prima volta per Davide, il quale vestirà l’Azzurro agli Europei in scena a giugno a Caorle, in Veneto.
«Ho sempre visto Sara viaggiare e vivere con entusiasmo queste trasferte sportive – dichiara il ragazzo -. Pensare che questa volta tocca a me mi dà molta adrenalina e una continua voglia di superarmi. Spero sia solo la prima di tante altre esperienze: del resto io e Sara sogniamo le Olimpiadi».
Ma qual è il rapporto fra i due? C’è rivalità tra i fratelli? «Esiste una sana competizione: i successi di uno diventano uno stimolo per l’altro», affermano all’unisono Sara e Davide.
«In effetti se io ho cominciato a vincere lo devo anche a mia sorella – ammette Davide -. Quando Sara iniziò la vidi sin da subito conquistare le prime gare. E allora mi dissi: “perché non posso farlo anche io?”. Così a testa bassa cominciai ad allenarmi seriamente per raggiungere gli stessi traguardi di Sara. E l’anno scorso sono riuscito finalmente a laurearmi campione, come mia sorella».
Ma Sara e Davide combattono mai tra di loro? «In generale non ci piace sfidarci perché abbiamo fisici differenti e pratichiamo stili diversi – sottolinea Sara -. E poi, essendo fratelli, non riusciamo a concentrarci come dovremmo: subentra anche la paura di farci male. Però a casa, giocando, ne combiniamo di tutti i colori. Ci divertiamo ad esempio a combattere usando come “cavia” nostra sorella Silvia di 11 anni. Lei è perfetta per fare le veci del nostro dummy “Billy”: il manichino da lotta in pelle sintetica che usiamo per allenarci in palestra».
E dopo la foto di rito con i fratelli uno accanto all’altro con le medaglie appena vinte, chiediamo scherzosamente ai due chi sia il più forte. Davide risponde «io», mentre Sara indica silenziosamente con il dito se stessa.
(Vedi galleria fotografica)
Nel video (di Paola Grimaldi e Gaia Agnelli) gli allenamenti di Sara e Davide all’Angiulli di Bari:
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