Testi di Barinedita/Marco Montrone
Voce di Marcello Rubino
Montaggio di Gaia Agnelli
Sigla di Andrea Mattoni
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Inaugurato il 3 dicembre del 1842, il cimitero di Bari rappresenta una vera e propria “città nella città”, con i suoi silenzi, il suo verde e le sue lapidi.
La triste e storia del brefotrofio di Bari: la struttura in cui venivano accolti i neonati indesiderati, abbandonati, quei bambini che i genitori non potevano o non volevano tenere con loro.
Spettri, fantasmi, streghe e spiriti che si aggirano per dimore antiche. Anche tra le strade di Bari aleggiano racconti che parlano di “strane presenze”, di “spiriti di bambini mai nati” e di “donne sataniche”.
Ci sono due strade in Puglia dove le comuni leggi della fisica che governano il mondo sembrano sovvertite. La prima si trova a Martina Franca, la seconda a Corato.
È la festa più sentita dai baresi quella di San Nicola. Tre giorni di celebrazioni che ricordano quando, nel 1087, 62 marinai partiti da Myra condussero a Bari le spoglie del santo.
Da terra, sulla barca, in immersione, con la zampa di gallina, i gamberetti e i vermi. Sono i mille modi per catturare a Bari pesci, crostacei e molluschi. Il capoluogo pugliese è infatti da sempre una città votata alla pesca.
Per le vie di Bari è possibile imbattersi nei profumi di tipicità pugliesi da gustare “obbligatoriamente” passeggiando, mentre si osserva una chiesa o la vetrina di un negozio.
“Il più grande disastro chimico della guerra” e “uno dei maggiori disastri della guerra nel teatro del Mediterraneo”. Sono stati definite così le due tragedie che colpirono Bari durante il secondo conflitto mondiale.
La costruzione e l’abbattimento del complesso immobiliare di Punta Perotti rappresenta senza dubbio il più dibattuto “caso” edilizio della storia di Bari. Una vicenda che a distanza di vent’anni continua ad alimentare le cronache cittadine.
Altari d’argento riccamente decorati, variopinti affreschi trecenteschi, preziosi soffitti, antichi cibori. La Basilica di San Nicola nasconde angoli non visibili a cittadini e turisti: aree non aperte al pubblico che svelano bellezza, storia e leggenda.