di Vincenzo Drago

Le sigle dei cartoons degli anni 80: operazione nostalgia con le
MOLFETTA- Incantare i bambini e risvegliare i ricordi dei meno giovani, cresciuti tra le imprese di Mazinga e la furia dell'Uomo tigre. È questo lo spirito che anima le “Pile scariche”, band molfettese che dal 2009 gira per il Sud Italia reinterpretando le sigle dei cartoni animati più amati, con travestimenti da supereroi e soprannomi presi in prestito dagli “anime” giapponesi. Di solito noi di Barinedita non ci occupiamo di cover-band, ma per questo particolare repertorio abbiamo deciso di fare un’eccezione e abbiamo incontrato il bassista e cantante del gruppo, Gaetano Petruzzella, detto “Ataru”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che tipo di pubblico accorre ai vostri concerti?

È naturale riuscire a conquistare innanzitutto i più piccoli, ma ai nostri live partecipano appassionati di tutte le età. Anzi, molte volte i figli sono solo una scusa, la verità è che i genitori sono i primi a volerci ascoltare. A fatica nascondono la nostalgia per i brani più vecchi, li cantano a memoria e spesso finiscono per coprire la mia voce.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quali sono le sigle che scaldano di più il pubblico?

Non è facile dirlo con una scaletta di 30 brani a concerto, ma Ken il guerriero e Carletto, il principe dei mostri (da cui deriva il nome del gruppo) sono ai primi posti. I maschi si lasciano trascinare anche da Jeeg robot d'acciaio e Daitarn 3, mentre dalla parte femminile sono molto gettonate Lady Oscar, Pollon, Occhi di gatto e Jem e le Hologram.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Band come le vostre sono molto richieste?


Proponiamo un tipo di musica "trasversale", che permette di fare concerti un po’ ovunque, dai pub  alle piazze. Nel Sud ci sono pochi complessi di questo genere, diffusissimi invece da Roma in su. In generale riusciamo a suonare indifferentemente in bar, pub, piazze e centri sociali: in fondo tutti siamo stati bambini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma pezzi del genere soddisfano anche voi musicisti?

Sì, perché dietro c’è un grosso lavoro. Curiamo particolarmente i bassi e soprattutto gli effetti, non facendo semplici arrangiamenti, ma riproducendo fedelmente ciò che abbiamo sentito in tv per anni. E poi ci sono brani tutt'altro che facili, che danno soddisfazione, come quello strumentale di Lupin. Senza contare la varietà di sonorità che si possono incontrare: con Forza Sugar e Jeeg robot d'acciaio suoniamo rock a tutti gli effetti. Quella era vera musica. Oggi invece le sigle sono diventate abbastanza banali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come mai?

Mancano le idee, come avviene del resto in gran parte del mondo musicale. Le sigle degli anni Ottanta spaziavano dal rock alla disco music, dal funky al blues, filoni musicali che hanno fatto la storia ed erano prodotti con strumenti veri. Ora invece sono fatte tutte con basi poco curate e suoni sintetici. Difficilmente verranno ricordate a lungo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Le Pile scariche cantano la sigla di Ken il guerriero:



© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Vincenzo Drago
Scritto da

Lascia un commento


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)