di Marco Montrone

Barletta, a un anno dal crollo della palazzina «aspettiamo ancora una casa»
BARLETTA - Il 3 ottobre dello scorso anno a Barletta, in via Roma, alle 12.20, crollava una palazzina di 3 piani. Cinque operaie (che lavoravano in un opificio tessile al piano terra) persero la vita quel giorno e 7 famiglie rimasero senza casa. Diciassette persone sono attualmente indagate per la tragedia. Massimo Ragno, che abitava al terzo piano dello stabile, è uno degli sfortunati che nel giro di pochi minuti si è ritrovato senza un tetto sotto il quale dormire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Massimo che ricordo hai di quel giorno?

Posso solo dire che io e mia moglie ci sentiamo dei "miracolati". Saremmo dovuti essere in casa a quell'ora: per una decisione presa all'ultimo momento decidemmo di rientrare più tardi. Se il crollo fosse avvenuto anche solo 30 minuti più tardi, il numero delle vittime sarebbe stato molto più alto e forse ora non sarei qui a raccontare questa storia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Cosa avete perso nel crollo?

Ci eravamo sposati da poco, quindi avevamo trasferito tutta la nostra vita e i nostri averi in quella casa. Non c'è rimasto più niente. L'unica eccezione: tra le macerie abbiamo ritrovato una coperta che era stata tramandata negli anni a mia moglie e a cui lei teneva particolarmente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Avete avuto un risarcimento?


Sì, è stato dato un contributo percentuale in base al numero del nucleo famigliare:. un contentino per tirare avanti più o meno 2 anni. Dopo non si sa....Noi eravamo gli unici ad essere in affitto. Gli altri 12 inquilini dei restanti 6 appartamenti è andata molto peggio, visto che la casa era di loro proprietà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dove siete andati ad abitare dopo?

Noi dai nostri parenti. Gli altri inqulini sono stati sistemati in un hotel messo a disposizione dal Comune. Il problema è che la convenzione con l'hotel è scaduta dopo due mesi e tutti si sono ritrovati per strada.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E ora?

Stanno pagando un affitto e questo è scandaloso: il Comune avrebbe dovuto trovare a tutti un alloggio, invece se ne sta lavando le mani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci sarebbe da protestare...

Sì ma nessuno lo sta facendo: c'è una preoccupante calma piatta. Chi ha perso la casa si è lasciato convincere che presto sarà rimborsato di cio' che ha perso. Ma è un'illusione. I processi in Italia durano anni: giustizia sarà fatta, forse, quando mio figlio (che ancora devo concepire!) compirà 18 anni.  


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