di Giovanni Di Nunno

Vaccinazioni, c'è chi dice no: si rischierebbero malattie neurologiche
BARI - Nel primo anno di vita ad un bambino possono essere somministrate fino a 21 vaccinazioni, alcune sono obbligatorie per legge, altre semplicemente raccomandate. Mettiamo le mani avanti: noi non siamo contro le vaccinazioni. Vogliamo pero' fornire un punto di vista diverso per permettere al lettore di completare la propria conoscenza sulle cure da fornire ai propri figli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lucia D’Augelli, è presidente regionale e fondatrice del Comilva Puglia Onlus (Coordinamento del movimento italiano per la libertà di vaccinazione), un’associazione che promuove la libertà di vaccinazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Qual è attualmente la situazione nel nostro Paese?
 
«In Italia la legge prescrive il vaccino obbligatorio nel primo anno di età contro la difterite, la polio, il tetano e l’epatite B. Solo il Veneto ha adottato una legge che consente la libertà di scelta, nelle altre regioni è previsto il dissenso informato che è una dichiarazione scritta con cui il genitore dichiara di non voler vaccinare il proprio figlio»
 
E in Puglia?
 
«In Puglia la situazione è molto frammentata: non c’è una legge regionale, la situazione cambia da città a città. Generalmente anche qui è prevista la pratica del dissenso informato ma le Asl di riferimento possono comportarsi in maniera tollerante o meno. In alcune città come Bari viene garantito il diritto di effettuare il dissenso informato senza conseguenze, ma in altre città è capitato che l’Asl facesse partire una segnalazione al Tribunale dei minorenni che dà luogo a un procedimento giuridico che prevede colloqui con assistenti sociali e perizie psicologiche»

 
Delle quattro vaccinazioni obbligatorie, quali secondo la vostra associazione sono utili?
 
«Probabilmente nessuna. Difterite e polio sono state debellate da anni e ci sono studi che hanno accertato che il tifo non è una malattia neonatale. Per quanto riguarda l’epatite B la giurisprudenza ha accertato che l’obbligatorietà del suo vaccino è stata frutto di un atto di corruzione dell’industria farmaceutica»
 
Ma perchè non bisognerebbe vaccinarsi, ci sono delle controindicazioni accertate?
 
«Non siamo contrari alla pratica vaccinale ma è importante che il genitore prima di sottoporvi il proprio figlio inizi in percorso di informazione-formazione per una scelta consapevole. Si, i vaccini posso provocare gravi danni al sistema neurologico e immunitario del bambino. In ogni caso il numero delle cause per danno da vaccino è in continuo aumento ed in tale sede è stata accertata la correlazione tra i vaccini e  le malattie neurologiche come l’autismo e nei casi più gravi anche l’invalidità permanente e la morte del bambino»
 
La vostra associazione sta crescendo? Siete supportati o osteggiati?
 
«Ci contattano sempre più genitori. Osteggiati no, c’è solo tanta disinformazione».


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