di Armando Moncelli

Bari, il mercato di Poggiofranco: da trent'anni di sabato mattina alla ricerca dell'affare
BARI – Da quasi trent’anni è tappa obbligatoria per gli amanti dello shopping, che ogni sabato mattina bazzicano tra le sue bancarelle in cerca di affari. È il mercato all’aperto del quartiere Poggiofranco, un luogo che colora dal 2013 la carreggiata centrale di viale Madre Teresa di Calcutta, dopo aver abbandonato la sede storica di piazzetta dei Papi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui è possibile trovare di tutto: dall’abbigliamento alle scarpe, dalla bigiotteria ai profumi, dai giocattoli alle stoviglie. Prodotti anche più variegati rispetto alla merce offerta all’interno dell’altro mercato di Bari, quello che anima via Salvemini il giovedì. Siamo quindi andati a visitare questa “piazza” che si distende su 550 metri tra l’incrocio con via De Laurentis e quello con via Camillo Rosalba (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Cominciamo a camminare mentre sullo sfondo si staglia il profilo dell’altissimo Hotel Sheraton. Siamo a Natale e man mano che ci immergiamo tra la bancarelle la musica di sottofondo si fa sempre più forte. Intorno a noi risuonano le note di Jingle Bells e i banchetti ricolmi di addobbi rossi ci avvolgono in un’atmosfera gioiosa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel via vai senza sosta di persone che si muovono in ogni direzione per accaparrarsi l’offerta migliore, incontriamo la 35enne Antonella che, terminati i suoi acquisti, si sta dirigendo verso l’auto per tornare a casa. «Frequento questo mercato da un po’ di tempo - ci dice -. A Bitritto, paese in cui abito, non ce ne sono di così forniti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci guardiamo intorno. Notiamo subito maglioni per adulti e bambini e cestoni traboccanti di calze e tessuti sfusi venduti a un euro o poco più. I commercianti sono del resto ben organizzati e c’è chi espone anche cartelli con su scritto “si accettano pagamenti con bancomat e carte di credito”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Naturalmente è la convenienza ad attrarre i clienti. È ciò che ci dicono Giulia e Martina, studentesse universitarie fuorisede che alloggiano nelle vicinanze. «Qui riusciamo a trovare abbigliamento intimo a prezzi sicuramente inferiori rispetto ai negozi del centro», affermano le due.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Lasciate le ragazze ai loro acquisti proseguiamo verso il cuore del mercato lì dove tra un susseguirsi di rumori e schiamazzi incontriamo Donatella, elegante signora di mezz’età intenta a toccare la stoffa di un cappotto rosa posto su un manichino. «Ogni sabato mattina vengo qua perché risparmio – confessa -. Oramai ho le mie bancarelle di fiducia dalle quali mi rifornisco di abiti, ma anche di profumi e utensili da cucina».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La posizione strategica del posto, situato su un’area ampia e in un rione in cui è facile trovare parcheggio rappresenta un deciso punto di forza. Lo conferma la 25enne Roberta che intercettiamo a pochi passi da un’esposizione di tappeti. «Non solo è facile beccare un posto per l’auto – sottolinea –, ma nelle vicinanze ci sono parecchi servizi a portata di mano: dal parco Don Tonino Bello ai bar di via Matarrese. E cosa c’è di meglio di un meritato caffè dopo ore di shopping?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proseguiamo la nostra passeggiata. Ciò che balza all’occhio è l’estrema varietà della merce venduta: pantofole da uomo, coperte e piumoni sono esposti accanto a colorati elfi di Natale e pentole a pressione. Al fianco di tavoli ricolmi di vecchi maglioni e vestiti di seconda mano, ci sono tendoni sui quali sono appesi eleganti abiti da sera e scarpe in pelle e camoscio. «Il mercato del sabato è più “fighetto” rispetto a quello del giovedì – commenta la 58enne Rosaria –: ci sono tante bancarelle con prodotti di qualità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Affermazioni che non possono che far piacere agli espositori. Tra questi la signora Tina che espone abbigliamento intimo. «Qui c’è più movimento rispetto a piazzetta dei Papi, luogo in cui gli ambulanti si stabilivano sino a otto anni fa – sottolinea la donna –. La gente è quindi invogliata a venire, anche perché noi cerchiamo di proporre un’ampia scelta di prodotti di qualità e a buon prezzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Antonio arriva addirittura da Andria per vendere i suoi abiti a Poggiofranco. «Faccio avanti e indietro da quasi otto anni, ma ne vale la pena – afferma -. C’è molto spazio per esporre e di clienti ce ne sono sempre tanti: tutti attratti dalla convenienza che non riescono a trovare in altri luoghi dello shopping ben più “rinomati”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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