di Mariavittoria Scoditti Epicoco

Bari, il giovedì appuntamento fisso: caccia all'affare nel mercato di via Salvemini
BARI – Professionisti in giacca e cravatta, studenti squattrinati, distinte signore anziane e mamme in cerca di affari a basso costo. È la variegatissima clientela che anima il mercato di abbigliamento e casalinghi di via Salvemini, appuntamento fisso e imperdibile del giovedì mattina. (Vedi video)

Si tiene da una quindicina d’anni a San Marcello, in quella zona del quartiere San Pasquale di Bari caratterizzata per la presenza del Campus, di villa Giustiniani e dell’ex hotel Ambasciatori. Precisamente l’area dedicata al mercato è quella di piazzale Lorusso, racchiuso tra le vie Omodeo, Sorrentino, Guido d’Orso e Salvemini, lì dove a volte vengono organizzati animati “botellon”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un “evento” molto popolare in città, che attira clienti diversissimi, tutti però accomunati dalla possibilità di concludere ottimi affari. Siamo andati a visitarlo (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quando arriviamo sono appena le 9 del mattino, eppure qui c’è già una gran folla. Notiamo come il mercato si divida in due macro aree. Una è dedicata al nuovo, lì dove sono presenti alcune ambitissime bancarelle outlet con merce firmata relativa a collezioni passate, l'altra riservata all'usato e all'abbigliamento "vintage".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Siete in ritardo – ci ammonisce la 25enne Carmen, studentessa universitaria che incontriamo all’ingresso -. Qui per fare i veri affari bisogna venire prestissimo: alle 7 si trova una marea di gente. Giovedì scorso a quell’ora mi sono accaparrata una bella felpa della Champion anni 90 a soli 3 euro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Salutiamo la ragazza e ci incamminiamo verso i primi "stand" di calzature. Vendono scarpe di ogni tipo: si va dalle ciabatte di casa ai più eleganti stivali, molti dei quali "Made in Italy", tutte con un prezzo compreso tra i 10 e i 50 euro. Diverse sono le signore che all'improvviso si alzano di 12 centimetri mentre provano alcune scarpe con il tacco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gradualmente ci inoltriamo nella selva di banconi stracolmi di abiti e merce varia come tappeti, biancheria da letto, articoli per la cucina e prodotti di bellezza: spazzole, cosmetici e smalti coloratissimi che costano appena un euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Alla meticolosa attenzione degli avventori alla ricerca di "occasionissime" si contrappongono le urla dei commercianti che invitano a visionare la mercanzia esposta. L'atmosfera è festosa: uno degli ambulanti ha allestito un piccolo camerino dotato di uno specchio con su scritto “stai bene”, forse perché stanco di ripeterlo alle clienti meno sicure di sé.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il viavai è incessante e "diverso" da quello che si è soliti osservare nei mercati rionali. Ai clienti residenti in zona si aggiungono tantissime persone giunte appositamente dai quartieri più lontani della città, ma soprattutto benestanti e meno abbienti si mescolano con un solo obiettivo: cogliere un'"offertona".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo sa bene Angela, 60enne dai capelli corti e dallo sguardo furbo, una delle habituè del mercato che incrociamo nella ressa. «Ci vengo da anni - racconta la signora - e ormai ho dei veri e propri venditori di fiducia. Particolarmente attraenti sono i colpi di fine stagione: in quei periodi la merce è letteralmente regalata. Per esempio una volta sono tornata a casa con due pezzi in lino di Elena Mirò: in un normale negozio mi sarebbero costati 200 euro, qui li ho pagati 30. E per la giacca di Henry Cotton’s che indosso ora ne ho sborsati solo 15».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Lasciamo Angela e poco dopo notiamo una bancarella outlet che vende vestiti originali del marchio Zara: gli sconti spesso superiori al 50% non lasciano certo indifferenti i passanti. Tra loro c'è Cinzia, 46enne distinta con i capelli ben curati. «Gli outlet sono molto convenienti - sottolinea la donna -, specie se confrontati con altre "vie dello shopping" più famose sparse per Bari. Il mio migliore acquisto? Una borsa di Cavalli praticamente svenduta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Scambiamo due chiacchiere anche con Paolo, uno degli ambulanti che sta servendo la signora. «Frequentiamo sei mercati simili sparsi per la Puglia - evidenzia il giovane - ma è qui a Bari che facciamo i guadagni maggiori». Quando gli chiediamo la provenienza della merce, taglia corto con un arguto “non so, sono solo un dipendente” e si allontana verso un'adolescente dai capelli rosso fuoco che ha appena scelto una gonna nera di velluto. Il prezzo? Nove euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Passiamo così davanti a "Calzedonna", postazione il cui nome fa evidentemente il verso alla nota azienda di intimo Calzedonia e ci spostiamo nella zona dell'usato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo su via Salvemini, strada che assieme al piazzale è occupata dalle bancarelle.  Ad "accoglierci" c'è il sorridente commerciante Francesco, di appena vent’anni. «La moda sta cambiando - afferma sicuro il ragazzo - e i giovani d'oggi sono attratti da quei capi di una volta che non è possibile trovare nei normali negozi. Ciò che vedete esposto è stato acquistato a 20 centesimi al chilo: tutta roba di seconda mano, ma molto ricercata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre parliamo balzano all'occhio i grandi cumuli di vestiti ammassati uno sull'altro senza troppi complimenti. Insomma per fare affari nell'area vintage il segreto è saper scavare: solo così è possibile assicurarsi magliette a tre euro, pellicce a 50, un paio di jeans della Levis a 10 e altri pezzi d'epoca come i cappotti di renna tornati in auge dopo un lungo oblìo. C'è anche un piccolo reparto giocattoli con peluche e pattini fabbricati diversi decenni fa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra gli "scavatori" ci sono anche le 22enni Claudia e Maria, studentesse fuorisede e frequentatrici del mercato sin dalla loro immatricolazione. «Venire prima delle 8 è importante per avere una vasta scelta - sostengono le universitarie -. Amiamo il vintage e a volte con soli tre euro ci siamo accaparrate abiti da mettere in occasione delle feste».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In questo angolo di merce fuori moda si aggirano anche individui vestiti di tutto punto. È il caso di Francesco, signore sulla sessantina che passeggia in giacca e cravatta. «Vengo da Japigia - dice l'uomo -. L'assortimento è senza dubbio più ampio rispetto a quello dei punti vendita "tradizionali" e i prezzi più accessibili. Io è qui che mi “vesto”: è divertente e conveniente. Altro che negozi del centro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica di Gennaro Gargiulo)

Nel video (di Gianni de Bartolo) il nostro giro tra le bancarelle del mercato di via Salvemini:


 


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