Il gioco delle freccette: tra Dart Club, lunghi tornei e indifferenza del Coni
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mercoledģ 5 marzo 2014
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di Annamaria Lacalamita
Nonostante il Coni non abbia elevato ancora i giocatori di freccette allo status di “sportivi” («ma qualcosa sta cambiando», afferma Caserta), in Italia a freccette si gioca e vengono organizzati tornei regionali e nazionali, maschili e femminili. Si gareggia singolarmente o in squadre formate da due, quattro, sei o otto elementi. Le finali del campionato italiano si svolgono a Bologna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«I tornei sono molto lunghi - ci informa Caserta - iniziano la mattina e finiscono la sera, sono a eliminazione e i giocatori devono superare diversi turni. Non ci sono limiti d’età e tutti possono partecipare, l'importante è essere tesserati dalla nostra federazione. Resistenza, allenamento fisico e calma sono le doti da possedere: è fondamentale non agitarsi, oltre ad avere naturalmente una buona mira».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per tesserarsi bisogna recarsi presso uno dei Dart club presenti in Italia (“dart” in inglese vuol dire freccetta) e la quota annua da versare ammonta a circa 35 euro. Questi club sono delle associazioni dilettantistiche affiliate alla Figf che si formano secondo statuto e devono avere minimo 5 membri. In Italia ce ne sono 111 e raccolgono quasi duemila giocatori. Anche in Puglia ne è presente uno: il Filipino Dart Club di Bari, che conta sette tesserati.
E c’è anche una Nazionale. «L'Italia partecipa alla Coppa del mondo, alla Coppa europea e alla coppa del Mediterraneo – spiega Caserta -. In Nazionale entrano i quattro giocatori che durante l’anno hanno totalizzato più punti». Esistono anche dei tornei Pdc (Professional darts corporation), che si disputano in Inghilterra e mettono in palio parecchio denaro. Possono parteciparvi solo i giocatori più meritevoli, selezionati attraverso un sistema di ranking che tiene conto dei punteggi ottenuti nelle gare ufficiali. Gli italiani comunque difficilmente raggiungono questi livelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quanto al regolamento, nel gioco delle freccette si parte dal punteggio di 501 al quale man mano si sottraggono i punti che si effettuano. Vince chi arriva a zero. Il bersaglio ha un diametro di 45 cm ed è formato da venti settori indicati con i numeri dall’uno al venti. L’anello esterno raddoppia i punti, quello interno li triplica, il centro vale 50 punti mentre l’anello intorno ad esso 25. Il bersaglio è appeso ad una parete e il centro si trova a 173 cm da terra, mentre la distanza di tiro deve essere di 2,37 metri dal bersaglio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le freccette prima erano di bronzo o di legno, materiali poco maneggevoli, ora invece sono composte da una punta di acciaio e un fusto di metallo e la loro lunghezza non può superare i 30,5 centimetri e il peso massimo di 50 grammi. Durante la gara per un tiro vengono utilizzate al massimo tre freccette. Se per caso una di queste rimbalza o cade dal bersaglio, non potrà essere rilanciata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma qual è la bellezza di questo gioco? «Durante una partita di freccette - risponde il presidente - si è soli contro sè stessi e il bersaglio. E’ così che si scopre il proprio grado di emotività».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sito della Federazione Italiana Gioco Freccette: www.figf-italia.it
Il video della partita Italia contro Spagna per la World Cup Of Darts 2013:
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Annamaria Lacalamita
Annamaria Lacalamita