di Alessandra Anaclerio

Il karting, lì dove nascono i futuri piloti di Formula Uno. Ma è un mondo in crisi
BARI –“Mamma, papà: da grande voglio fare il pilota di Formula1” . Se la richiesta di vostro figlio un domani sarà questa, per far in modo che questo suo sogno diventi realtà, la prima cosa da fare sarà farlo avvicinare al mondo del karting.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutti i più grandi piloti di F1 degli ultimi anni hanno infatti cominciato da qui: Schumacher, Senna, Alonso, Räikkönen, Hamilton e gli italiani Fisichella e Trulli, sono scesi in pista prima su un go-kart, per poi spiccare il volo verso la massima classe dell’automobilismo sportivo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché questa disciplina si inizia già da piccolissimi: la prima categoria del karting, quella 60 baby, è dedicata a coloro che hanno un’età compresa tra gli 8 e i 10 anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Nel karting funziona proprio come nel calcio- spiega Ignazio Masiello, titolare del "Kartodromo della Murgia" di Cassano -. Ci sono degli osservatori che attentamente seguono da dietro le quinte la carriera dei giovanissimi, in tutta Italia. I più dotati vengono scelti e chiamati per far parte dei loro team. E da quel momento in poi i ragazzini possono iniziare la loro scalata verso il successo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I go-kart sono piccole macchine da corsa, molto veloci (quelle più potenti, con cilindrata 125 cc possono raggiungere anche i 180 km/h), ma di dimensioni molto ridotte, lunghe 1,60 metri contro i 4,5 della F1 e pesanti, compreso il carico del pilota, al massimo 170 chilogrammi. I piloti gareggiano su circuiti riconosciuti dalla Commissione sportiva automobilistica italiana (Csai). Le piste non riconosciute vengono invece utilizzate per gli amatori, con auto che possono essere anche biposto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Secondo il sito italiankart.it, la Puglia conta 16 kartodromi, di cui 4 riconosciuti dalla Csai.  «In regione abbiamo due circuiti nazionali e due internazionali - afferma Luca De Donno, presidente del circuito  “La Conca Sporting Club"-. Quelli nazionali sono a Martina Franca e a Torre Lapillo, quelli internazionali a Ugento e a Muro Leccese (il mio)».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutte le altre piste non hanno i canoni adatti per ospitare gare e si trovano a Morciano di Leuca, Ruffano, Frigole, Mottola, Massafra, Torricella, Fasano, Turi, Cassano delle Murge, Capurso, Margherita di Savoia e Foggia. Le piste di queste kartodromi sono tutte troppo corte, se si considera che per essere riconosciute come internazionali le piste devono avere un rettilineo di 900 metri con una larghezza di 10 e una griglia di partenza da almeno 28 posti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Tra i piloti pugliesi più promettenti c’è Federico Pezzolla, 17enne fasanese che nel 2011 e nel 2012 ha portato a casa il titolo di campione italiano di karting, nella classe KF2, quella dedicata ai praticanti che hanno un’età compresa tra i 15 e i 17 anni. «Ho messo piede sul mio primo go-kart, chiamato "delfino", a soli 3 anni- racconta Federico-. Vorrei tanto che questa mia passione si tramutasse nel mio lavoro, ma sono consapevole di quanto sia difficile questo mondo. Anche perché – continua – non basta essere bravi, è fondamentale trovare un buono sponsor che sostenga le alte spese legate a questo sport. Importante è anche il team di appartenenza. Il mio, Taglienti kart, è romano. Mi sono affidato a loro perchè il karting in Puglia di fatto sta sparendo: ci sono pochi soldi e i team sono pochi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I piloti vengono infatti ingaggiati e corrono per delle squadre. «In Puglia i tre principali team – afferma Luca De Donno - sono la Muolo Racing, che opera nella zona di Fasano, il Goffredo Team di Monopoli e il Palmisano Karting di Martina Franca».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ma non è facile organizzare una gara - sottolinea Francesco Goffredo, fondatore del Goffredo Team -.  I costi sono molto elevati ed è vero, il settore del karting è in crisi. Mantenere un kart è troppo oneroso: basti pensare che una buona macchina usata arriva a costare fino a 10mila euro, senza calcolare le spese del carburante necessario per correre».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma se il mondo del karting entra in crisi, le scuderie di Formula Uno come faranno a trovare i nuovi Senna e Schumacher?

Una gara disputata nel kartodromo internazionale "La Conca" di Muro Leccese:




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