Gli skaters baresi: «Siamo ragazzi di strada, ma c'è chi ci chiama vandali»
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mercoledì 4 dicembre 2013
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di Mina Barcone
«A Bari non siamo gli unici, ci sono tanti ragazzi che coltivano la nostra stessa passione», ci spiega Matteo, skaters infortunato, che nonostante le stampelle continua a prendere parte agli allenamenti con i compagni. Il loro gruppo nasce dalla fusione di due gruppi preesistenti ed è aperto a chiunque «abbia la nostra stessa passione», come dice Matteo, che aggiunge: «Spesso siamo noi che ci avviciniamo agli altri ragazzi che hanno in mano uno skate, chiedendo di condividere con noi ciò che sanno fare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A differenza dei ragazzi “normali” che giocano a calcetto e magari il sabato sera si ritrovano in pizzeria con gli amici, Matew, Minu, Vanny, Pock, Jesus, Vice, Mario, Slame, questi i “nomi d’arte” di alcuni degli skaters che abbiamo incontrato, preferiscono scorrazzare con le loro tavole sfidandosi tra loro, magari a "game of skate". Il gioco è semplice. Ci si mette in fila e il primo giocatore inizia propone un "treck" (un'acrobazia qualsiasi con lo skate, come ad esempio quella di far girare la tavola saltando su di essa). Gli altri partecipanti a quel punto devono imitare il treck e ogni qual volta qualcuno non ci riesce si becca una lettera della parola s k a t e. Chi conclude la parola viene eliminato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Il calcio sarà anche uno uno sport di squadra - sostiene Matteo - ma l'affiatamento con il gruppo lo si sente fino ad un certo punto. Il nostro è uno sport individuale ma che senza il gruppo non esisterebbe nemmeno. E’ un continuo imparare dall'amico a cui magari è riuscita un acrobazia o dal compagno che ha piu esperienza di te».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I loro miti? Campioni come Rodriguez o Rob Dyrdek, ma anche star nostrane, come Vito. «Lui ha 26 anni –spiega Matteo- e per noi è il massimo: lo incontriamo spesso e ci insegna acrobazie da paura».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Certo, stare per strada è pericoloso e i ragazzi ce lo confermano: molti di loro hanno rischiato parecchie volte di essere investiti con lo skate dalle automobili mentre circolavano per Bari. L’obiettivo è sempre trovare il "posto giusto" dove potersi allenare, visto che le rampe che si trovano a Torre Quetta sono un po’ troppo periferiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ciò che accuma questi ragazzi non è solo lo skate: molti di loro sono anche writers e altri appassionati di breakdance e hip hop. «Peccato però-conclude Matteo- che ogni volta che ci vedono in gruppo con gli skate o sotto un porticato a ballare, ecco che arrivano le secchiate d'acqua e le urla: “vandali”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il video degli allenamenti degli Skate Blocks (di Carlo Gelardi):
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- emanuele zingaretti - bravvissimi ragazzi! questo e' un vero sport ! vi auguro di fare strada ma so che diventerete qualcuno