Le "supper segrete" in terra pugliese

Tutto il territorio pugliese è costellato di ville, palazzi e masserie: edifici secolari ricchi di decorazioni, arredi di pregio e rigogliosi giardini, che il più delle volte risultano però nascosti da alte mura o serrati dietro grandi portoni. Perché molte di queste dimore sono private, abitate da ricchi proprietari che difficilmente aprono le proprie porte a persone sconosciute. L’unico modo per poter entrare in questi sontuosi immobili è quello di invogliare i proprietari a mostrare i propri gioielli. La “chiave” può essere un articolo giornalistico, la presentazione di un libro, una mostra fotografica o un piccolo concerto. Oppure una cena.

Sì perché, tra le idee più originali che si stanno diffondendo ultimamente, c’è quella della “supper segreta”: un pasto consumato in un luogo quasi mai aperto e il cui indirizzo viene svelato ai partecipanti soltanto il giorno prima, alimentando così in loro la curiosità.

A importare le “supper” in Puglia ci hanno pensato Francesca Madaro, Francesca Longo e Paola Nerilli, giovani consulenti per attività turistico-ricettive, che hanno iniziato da pochi mesi a proporre queste cene ai proprietari di residenze private.

Dove: Bari

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