Bari, la storia del Manichinaio

Tra le botteghe senza insegna del quartiere Libertà di Bari ce n’è una dove regnano i fili di ferro: pendono dal soffitto, si arrampicano sulle pareti, affollano gli scaffali, dormono sul pavimento e prendono vita in sculture di persone e animali. È questo lo stravagante mondo del signor Sifola (o Sifolà come preferisce farsi chiamare), 52enne artista e artigiano barese. Quest’uomo è infatti capace di plasmare il ferro realizzando oggetti unici d’arredamento, anche se ciò che lo ha reso famoso è stata l’invenzione, negli anni 80, dei manichini fatti con i trafilati metallici, attività che gli ha regalato anche il nome d’arte  di “Manichinaio”. Per anni lui ha venduto le sue creazioni a negozi e privati, fino a quando nel 2020 ha preso la decisione di produrre solo per sé, trasformando così il suo lavoro in un hobby che tutt’ora coltiva nel proprio locale aperto trent’anni fa. Siamo andati a trovarlo (foto di Christian Lisco)

Dove: Bari

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