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PayPal potrebbe rincarare le commissioni tra pagamenti UK e Europa
L’aumento delle commissioni di interscambio per i pagamenti PayPal tra Regno Unito e UE (e viceversa) è da ricondurre alla Brexit. L’uscita della Gran Bretagna dall’Europa ha portato infatti al rincaro delle commissioni interbancarie, non più soggette al limite garantito dal regolamento unitario.

L’impatto della Brexit non risparmia PayPal. A partire da novembre, la piattaforma arriverà quasi a triplicare le commissioni sulle transazioni applicate sulle commissioni tra il Regno Unito e i Paesi dell’Unione Europea.

Storia e fortuna di PayPal


La nascita e la crescita di PayPal si legano a quella di due volti noti della Silicon Valley.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il primo è Peter Thiel, co-fondatore di Confinity. Nata nel 1998, la società sviluppava software di sicurezza per dispositivi portatili e consentiva ai propri utenti di scambiare denaro via web senza correre rischi. Il secondo è l’ormai celeberrimo Elon Musk, oggi CEO di Tesla, SpaceX e Neuralink.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel 1999, il visionario imprenditore di origini sudafricane aveva creato X.com. Quella che divenne una delle primissime banche online, nel giro di pochi mesi arrivò a contare più di 100mila clienti consentendo di eseguire transazioni Internet sicure. Dal momento che X.com e Confinity erano sostanzialmente l’una molto simile all’altra, l’idea dei due fondatori fu quella di unire le forze invece che darsi battaglia. Quando nel 2000 la prima venne acquistata dalla seconda nacque PayPal, nuova azienda alla cui dirigenza si avvicenderanno – non senza incomprensioni – i fondatori Musk e Thiel.

PayPal e il mercato dell’eCommerce


Dopo essere stata quotata in Borsa con un capitale di circa 60 milioni di dollari – correva l’anno 2002 – PayPal viene acquisita da eBay. La casa d’aste online sborsa 1,5 miliardi di dollari per rilevare la piattaforma di trasferimento di denaro, che diventa il suo strumento di pagamento standard.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gli utenti hanno trovato particolarmente comodo e sicuro il servizio che consente di creare un conto virtuale e di effettuare transazioni Internet criptate. Per questo motivo, il sistema PayPal è stato progressivamente integrato da un numero sempre maggiore di negozi online, diventando il portafoglio elettronico più diffuso al mondo.


PayPal e il mercato dei casinò online


Diventata sinonimo di pagamenti sicuri in Rete, la piattaforma ha avuto fortuna anche nel mercato dei casinò online. Oggi PayPal è una holding indipendente, non più controllata da eBay e con all’attivo 361 milioni di utenti. L’industria del gambling virtuale si è appoggiata su questo straordinario eWallet per garantire un elevato livello di sicurezza delle transazioni e aumentare di conseguenza la propria affidabilità agli occhi dei giocatori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come si legge nella guida di miglioricasino.com ai casinò online PayPal, la presenza di questo metodo di pagamento sul sito di un allibratore è una garanzia di fiducia e sicurezza. Sia che ci si voglia divertire con slot machine, roulette, videopoker o blackjack, i migliori casino PayPal offrono un catalogo ampio e variegato di giochi, con la possibilità di utilizzare il proprio bankroll senza correre il rischio di incorrere in tentativi di frode.

Effetto Brexit: PayPal aumenta le commissioni



Tra le novità più importanti che coinvolgono il servizio di pagamento e trasferimento di denaro online c’è l’annunciato aumento delle commissioni di interscambio per le transazioni UK Europa e viceversa. Il rincaro sarebbe la conseguenza dell’incremento delle commissioni interbancarie, divenute più care a causa della Brexit.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Entro novembre la società con sede a San Josè triplicherà di fatto i costi da sostenere per usufruire dei suoi servizi, che passeranno dallo 0,5% all’1,29% applicato sul prezzo finale di ogni pagamento. Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea non è infatti più possibile applicare il blocco delle commissioni fissato tra lo 0,2% e lo 0,3%.

Rincaro commissioni PayPal: che cosa cambia per gli utenti


Il fornitore di servizi di pagamento digitale online ha comunicato che l’aumento delle tariffe riguarderà tutte le transazioni che intercorrono tra Regno Unito, Guernsey, Jersey, Gibilterra, Isola di Man e gli Stati membri dell’Unione Europea (inclusa l’Italia) a cui si aggiungono l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Molti rivenditori UK e dell’area UE si troveranno quindi a sostenere costi maggiori. L’effetto più probabile sembrerebbe essere pertanto quello di un parziale incremento dei prezzi per i beni e i servizi scambiati con la controparte. Secondo gli analisti del settore, il rincaro colpirà maggiormente le transazioni di denaro online nel comparto delle vendite al dettaglio, quello del turismo e dell’ospitalità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le nuove commissioni rimarranno comunque più vantaggiose per le imprese britanniche, dal momento che quelle applicate agli scambi con il resto del mondo prevedono l’1,99% su ogni pagamento. Per completezza di informazione, è infine corretto ricordare che l’effetto Brexit sulle tariffe di interscambio non è stato avvertito solo da PayPal. Altre grandi compagnie di pagamento ­– si pensi a Visa e Mastercard in primis – hanno dichiarato l’intenzione di aumentare anche fino a cinque volte gli addebiti per tutte le transazioni con carta di credito online tra il Regno Unito e l’Europa.

Conclusioni


L’effetto Brexit sulle commissioni per i pagamenti online rischia di provocare un aumento dei costi portando a una riduzione degli scambi tra il Regno Unito e i Paesi dell’Unione.


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