di Nicolò Devitofrancesco

Dal pizzaiolo nel forno alla fuga dei bisonti: è la Bari illustrata sulla Domenica del Corriere
BARI – Raccontare piccoli e grandi fatti di cronaca con dei disegni. È stato il tratto distintivo della Domenica del Corriere, un settimanale che per 90 anni, in un’epoca in cui non esistevano smartphone e fotocamere digitali, sopperì con inchiostro e china all’assenza di scatti che “cogliessero il momento”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Comparso per la prima volta in edicola l'8 gennaio 1899, la Domenica del Corriere era un supplemento del Corriere della sera. Ogni suo numero conteneva due notizie illustrate dal pittore Achille Beltrame e, in seguito alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1945, dal suo collega Walter Molino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra pagine che parlavano di avvenimenti e notizie provenienti da tutto il mondo, il settimanale nel corso dei decenni ne dedicò diverse anche alla città di Bari. (Vedi foto galleria)

Partiamo dalla copertina del 22 luglio 1906, risultato della diffusione di un’antica “fake news”. La mattina del 13 luglio nel barese si diffuse infatti una notizia tanto falsa quanto terribile. Secondo alcune voci numerosi medici erano giunti a Triggiano con il compito di sgozzare e raccogliere il sangue dei bambini più belli e in salute. Il motivo? Usarlo come cura per la regina d’Italia Elena di Savoia, malata di anemia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una folla di genitori armati si precipitò allora alla scuola elementare del paese per portare in salvo i propri figli e fu necessario l’intervento dei carabinieri per placarne la rabbia. Scene che vennero “riprese” dalla Domenica del Corriere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nella retrocopertina del 6 ottobre 1907 è invece raffigurata l’occupazione dei terreni demaniali nelle campagne di Bari da parte di ottomila contadini. Uno dei tanti tumulti popolari del Meridione di allora, in cui le pessime condizioni di lavoro portarono alla ribellione nei confronti dei ricchi proprietari terrieri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Andiamo ora all’edizione del 6 settembre 1908, in cui vengono ritratti i cittadini baresi in una frenetica corsa per l’approvvigionamento dell’acqua durante una delle più lunghe e dure siccità che colpirono la città, prima che l’Acquedotto pugliese ponesse rimedio a questo gravoso problema. La scena mostra uomini e donne che assaltano le botti in piazza Mercantile, all’ombra del Palazzo del Sedile.  

Ancora caos e disperazione sulla prima pagina del settimanale del 16 gennaio 1910. Fu dedicata al disastro ferroviario del 6 gennaio di quell’anno, quando un treno partito da Foggia alla volta del capoluogo pugliese si scontrò frontalmente con un vagone merci proveniente dalla direzione opposta. Nell’incidente persero la vita cinque persone. La pagina descrive le famiglie che scappano dal convoglio in fiamme e quasi completamente distrutto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Non mancano poi spaccati di vita quotidiana della Prima guerra mondiale. Come l’accoglienza festosa nella stazione ferroviaria di Bari riservata a ufficiali serbi alleati reduci dal fronte (copertina del 16 gennaio 1916). O la pagina dell’8 settembre 1918 in cui è possibile “assistere” al naufragio e alla cattura nelle acque baresi di aerei nemici.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La prima pagina del 1° marzo 1925 mostra invece la posa in mare della prima pietra del molo foraneo del nuovo porto. L’immersione del blocco, contenente una pergamena commemorativa, avvenne a 700 metri dalla riva con una barca addobbata a festa per l’occasione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Facciamo ora un salto di 26 anni per arrivare al 22 luglio 1951, quando il giornale riportò la notizia di quattro bisonti che seminarono il panico a Bari. Durante il trasporto al macello le bestie si inferocirono, fuggendo e correndo all’impazzata per le strade della città. A fermare gli animali fu il tenente di polizia Mario Degli Effetti, descritto nell’atto di “abbatterli uno dopo l’altro col moschetto, mentre a testa bassa cercavano di caricarlo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’anno dopo, il 23 novembre 1952, è la volta di un’altra notizia curiosa. Le immagini mostrano un uomo che, dopo una lite, cerca di gettare un pizzaiolo nel forno a legna infuocato. L’aspirante omicida verrà poi fermato da un vigile urbano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E infine eccoci ad ammirare la copertina del 26 giugno 1955, che vede la piccola Anna Sebastiani, di appena otto anni, dimenarsi nelle acque del lungomare Imperatore Augusto. Il suo insolito salvatore sarà un prete: padre Domenico Mastroserio, che gettatosi in acqua con tutta la tonaca domenicana la riporterà a riva sana e salva.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La Domenica del Corriere chiuse definitivamente i battenti nel 1989. Le sue illustrazioni furono considerate datate in un mondo in cui ormai la fotografia si era diffusa tra professionisti e amatori. Ma oggi è proprio grazie a quei disegni, facilmente rintracciabili su internet, che è possibile immergersi nella vita di una dimenticata Bari di “tanto tempo fa”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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