La tangenziale di Bari compie 60 anni: «All'inizio non c'era neanche lo spartitraffico centrale»
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venerd́ 10 gennaio 2025
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di Silvano Dragonieri*
Il tracciato dell’arteria, che si sviluppa in gran parte su tre corsie per senso di marcia, dà quindi la possibilità di gestire in modo efficiente i flussi veicolari, alleggerendo il traffico urbano e migliorando la qualità della vita dei baresi. Tuttavia, la storia della tangenziale è segnata da trasformazioni, sfide e interventi resisi necessari per adeguare l'opera alle esigenze di una città in continua crescita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’inaugurazione - All'inizio degli anni 60 dello secolo scorso Bari stava vivendo un periodo di espansione urbanistica ed economica che condusse ben presto a un notevole incremento del traffico automobilistico. Le strade del centro urbano risultavano sempre più congestionate, il che rese urgente la realizzazione di una tangenziale che collegasse i principali quartieri periferici senza dover attraversare il cuore della città.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel 1963 iniziarono i lavori per la costruzione del primo tratto di quella che venne chiamata “circonvallazione cittadina” e nel 1965 fu inaugurato il segmento Fesca-Picone. Questo primo tratto venne presto seguito dai collegamenti tra Fesca e Palese e tra Picone e Torre a Mare: fu così creata una cintura stradale che consentì immediatamente una notevole riduzione del traffico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La strada non era però priva di criticità. Inizialmente infatti la circonvallazione era composta da sole due corsie per senso di marcia senza spartitraffico centrale. Disponeva persino di un marciapiede laterale. Una configurazione che si rivelò sin da subito pericolosa, soprattutto a causa della presenza di numerosi incroci a raso lungo il percorso. Già a partire dai primi anni di esercizio, l’arteria fu così teatro di numerosi incidenti, molti dei quali mortali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra i punti più a rischio vi erano gli incroci che collegavano la strada con il quartiere San Paolo, con Carbonara e via Caldarola. La pericolosità era accentuata come detto dall'assenza di barriere divisorie tra i flussi di traffico opposti e dalla tendenza degli automobilisti a percorrere la tangenziale ad alta velocità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un evento curioso, ma significativo, fu un videoclip della celebre canzone "Riderà" di Little Tony, girato nel 1966 proprio sulla circonvallazione di Bari, all'altezza del rione Stanic. Nel video si vede infatti il cantante camminare letteralmente sulla strada, mentre auto e camion gli sfrecciano accanto.
Le istituzioni locali decisero così di intervenire per migliorare la sicurezza della tangenziale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I lavori di miglioramento - All'inizio degli anni 70 furono completati alcuni sovrappassi che permisero di eliminare molti degli incroci a raso più pericolosi. Questi lavori contribuirono a rendere la strada un po' più sicura, ma la mancanza di uno spartitraffico centrale continuava a rappresentare un rischio significativo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)