di Vincenzo Drago

Il badminton, realtą emergente: nel barese 7 squadre e un ragazzo che sogna i Giochi
BARI - «Siamo una realtà emergente, uno dei nostri atleti è destinato alle Olimpiadi del 2020». È incoraggiante la fotografia del badminton pugliese scattata da Giuseppe Lassandro, presidente del comitato regionale. Il movimento conta 14 società e un centinaio di praticanti a livello agonistico, ai quali si aggiungono i ragazzi dei tornei scolastici che prendono confidenza con questo singolare sport "minore", una sorta di incrocio tra pallavolo e tennis.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In provincia di Bari ci sono sette club, due si allenano nel capoluogo. «Si tratta dell’Asdm Bari, che coinvolge soprattutto le scolaresche, e la Sparrows, storica compagine fondata da tecnici provenienti dalle isole Mauritius», spiega Lassandro. La spinta degli stranieri è stata decisiva per la diffusione di questa disciplina, dominata a livello mondiale dalla Cina e, più in generale, dalle federazioni dell'estremo Oriente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le altre società si dividono tra Acquaviva delle Fonti, Cellamare, Molfetta e Santeramo in Colle, dove opera la Polisportiva, punto di riferimento a livello regionale. «Da Santeramo arrivano la maggior parte dei nostri talenti - prosegue il presidente - e tra questi c'è Fabio Caponio, 14 anni, che per inseguire la sua passione ha lasciato la sua famiglia e si è trasferito a Milano. Lì potrà migliorarsi nel centro federale puntando ai Giochi del 2020».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In Lombardia c'è infatti l'unica struttura dedicata interamente al volano, che nel resto d'Italia deve invece ritagliarsi i propri spazi nei palazzetti e nelle palestre, dando la precedenza a pallavolo e basket. «Da un campo di volley - spiega Lassandro - si ricavano quattro campi di badminton, ma servono reti a maglie più strette da posizionare ad un altezza di un metro e 55 centimetri da terra. Quanto alle superfici di gioco, il parquet va bene, anche se nei campionati maggiori si usano tappeti gommati».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E i costi? «Credo sia uno sport alla portata i tutti - sottolinea il presidente - basta essere muniti di volano e di racchette. Per quelle professionali si spendono al massimo un centinaio di euro, ma i prezzi scendono se si è alle prime armi. I bambini di solito cominciano a impugnarle quando hanno sette o otto anni, anche se l'attività agonistica parte dai 10 in su».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il problema è strappare i più piccoli agli sport di maggior richiamo, calcio su tutti. «In Puglia qualcosa si muove - dice Lassandro - organizziamo tornei scolastici, corsi per allenatori e arbitri e dimostrazioni abbinate ad eventi culturali e musicali. E laddove ci concedono spazi a sufficienza, soprattutto nei piccoli centri della provincia, stanno arrivando le prime soddisfazioni a livello di risultati».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questione di "marketing", dunque. Ecco dunque lo “spot” del presidente dedicato a chi vuole tenersi in forma: «Potrà essere sorprendente, ma un'ora di badminton equivale a tre ore di tennis, provatelo».


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