di Redazione

Nazionale senza Mondiali: come (e da chi) ripartire?
La gioia di Wembley non è mai sembrata così remota, nonostante sia trascorso molto meno di un anno da allora. Dopo essersi insediato nel 2018 sulla panchina azzurra, Roberto Mancini aveva evidentemente rivitalizzato la Nazionale italiana portandola sia al record di partite consecutive senza sconfitte sia alla clamorosa vittoria dell’Europeo. Sin dalla prima partita della fase a gironi della rassegna continentale Bonucci, Chiellini & co. avevano dimostrato di essere i più in palla di tutti. Con un pizzico di fortuna, soprattutto contro l’Austria agli ottavi e contro la Spagna in semifinale, gli azzurri hanno così sollevato la coppa a 53 anni di distanza dall’ultima volta.

Nonostante nelle qualificazioni ai Mondiali non sia arrivata nessuna sconfitta, l’Italia è stata costretta ai playoff, come nel 2017. Se 5 anni fa fu la Spagna a condannare i nostri nel girone, stavolta ci ha pensato la Svizzera, che paradossalmente era stata stracciata per 3-0 proprio all’Europeo. Per settimane si è parlato di un ipotetico scontro con il Portogallo per volare in Qatar, ma in tanti avevano sottovalutato l’impegno precedente con la Macedonia del Nord. È bastato un goal subito in maniera fortuita al 92’ per estromettere la Nazionale dal Mondiale per la seconda volta di fila. La formula degli spareggi è cambiata rispetto al tonfo con la Svezia, ma se Bonucci critica il regolamento dei Mondiali i media criticano Bonucci. Inutile negarlo: i giocatori hanno avuto delle belle responsabilità in questo nuovo fallimento.

Il calendario ha già messo a disposizione dell’Italia un bel banco di prova per rilanciarsi. Se nel finale di stagione gli appassionati potranno distrarsi con le scommesse sui campionati di calcio che cominceranno ad emanare verdetti in tutta l’Europa, nel mese di giugno sarà concentrata buona parte del girone di Nations League, che gli azzurri condivideranno con Germania, Inghilterra e Ungheria. In appena 11 giorni l’Italia dovrà affrontare i tedeschi per 2 volte. Ancora prima, però, ci sarà da onorare la “Finalissima”, ossia l’incontro fra i campioni d’Europa e i campioni del Sudamerica. La sfida con il Portogallo di Cristiano Ronaldo è saltata, ma almeno quella contro l’Argentina di Messi si terrà regolarmente. I pronostici, però, potrebbero essere avversi ai nostri.


Adesso è arrivato il momento di lanciare i giovani e sperimentare varianti tattiche. Ad oggi non è sicuro che Immobile e Insigne, tra i più opachi in Nazionale, continueranno ad essere chiamati a Coverciano. Anche Florenzi rischia di perdere il posto, vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi per il cambio di ruolo e la minore continuità nel Milan. Via libera ai vari Zaniolo, Scamacca, Raspadori e Bastoni, che in difesa dovrebbe sostituire definitivamente Chiellini, considerando che anche Acerbi sta per scivolare fuori dal giro. Verratti rimane un punto fermo a centrocampo, Barella resta titolare indiscusso quando in condizione, mentre a Jorginho potrebbe essere imposta una pausa di riflessione. C’è pur sempre un Pellegrini che scalpita…

A prescindere da chi ricoprirà il ruolo di ct nei prossimi mesi, bisognerà dare spazio alle nuove leve. Mancini era stato accusato di una qualche forma di riconoscenza nei confronti di alcuni dei campioni d’Europa dopo il tracollo con la Macedonia. La Nazionale ha dimostrato di poter sfoggiare un gran bel gioco, adesso deve provare però di saper essere trasformista. L’alone di tristezza coprirà Coverciano fino a gennaio. Solo al termine della manifestazione in Qatar l’Italia del pallone potrà tornare a sentirsi in pari con il resto del mondo.


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