Camelot, Snoopy, Renoir: quando Bari era il regno delle discoteche
Letto: 139878 volte
lunedì 18 novembre 2013
Letto: 139878 volte
di Alessandra Anaclerio
Nel capoluogo pugliese ora dominano piccoli locali, quasi dei club, spesso un po’ “fighettini”. Per trovare una discoteca, dove con questo nome indichiamo quelle grandi sale da ballo che riuscivano a ospitare migliaia di persone ogni sera, bisogna spostarsi di parecchi chilometri da Bari per andare a cercare quei pochi locali sopravvissuti al cambio di tendenza, come il Divinae Follie di Bisceglie e il Jubilee di Corato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La discoteca numero uno a Bari era indubbiamente il Camelot di Mungivacca - afferma Filippo Valentini, organizzatore di serate in discoteca in quegli anni -. Con una capienza legale di 1500 persone era la più grande e importante della città. Veniva frequentata da gente con età compresa tra i 18 e i 30 anni. Lì hanno iniziato la carriera diversi dj».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il Camelot è stato chiuso da più di dieci anni e ora è solo un capannone in disuso nella zona dove ora sorge l'Ikea. Stessa fine dell’Eclipse che si trovava un tempo a Valenzano su via Casamassima e che oggi ha lasciato il posto a una marmeria. Mentre lo Snoopy di Bitritto (che poi cambiò nome in Demodè), è stato abbattuto per permettere la costruzione di un complesso residenziale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Invece sono ancora al loro posto, ma inattive, Villa Renoir (nella foto) che si trova nei pressi di Santa Fara e le più piccole Cellar, in via Principe Amedeo e Vibes (conosciuta all’epoca anche con i nomi di Stravinsky, Rainbow e Mickey Mouse), in corso Alcide de Gasperi. Sempre in corso Alcide de Gasperi ricordiamo lo Space, che non è più una discoteca da diversi anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli alti costi di gestione e i maggiori i controlli sulla sicurezza, hanno messo la parola fine a questi locali, come afferma Pasquale Dioguardi, l’ultimo gestore del Cellar. «La normativa a un certo punto è diventata molto restrittiva – dice -. Ad esempio noi abbiamo dovuto chiudere perché il locale, secondo le forze dell’ordine, generava inquinamento acustico».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Invece Antonio Zizzari, gestore del Vibes, sottolinea: «Quando rilevai la discoteca, nel 1984, tutto andava a gonfie vele. I primi problemi gli ebbi negli anni 90, quando alcune grandi discoteche della provincia, tuttora aperte, iniziarono a farci concorrenza sleale, facendo arrivare ai locali baresi un controllo dietro l’altro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Antonio ricorda così gli anni d’oro della sua discoteca. «In quel periodo –dice - lavoravo molto con la fascia pomeridiana e con i matinee. Qui venivano un sacco di ragazzini e si creavano dei rapporti anche con i genitori che spesso venivano a prenderli. Alcolici non potevamo venderli. Mica è come oggi quando vedi i minorenni sempre con in mano un cocktail».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In realtà, a prescindere da tutto, a partire dal nuovo millennio è stato rivoluzionato totalmente il modo di concepire la discoteca in Italia, con le mega strutture “contenitori di gente” che hanno lasciato il posto alle più piccole ed eleganti “location” . I tempi sono cambiati insomma, se vogliamo anche i giorni in cui andare a ballare: se prima infatti accanto all’intramontabile sabato era gettonatissimo il tardo pomeriggio della domenica, ora il giorno della settimana scelto per una “serata” è di solito il venerdì.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Il trucco per non affondare oggi è quello di diversificare il lavoro», sentenzia Michele Bruno, proprietario del Jubilee di Corato, una delle poche grandi strutture rimaste, seppur non a Bari. «Il Jubilee – dice - si è di fatto snaturato e da essere una vera e propria discoteca adesso presenta due ambienti in cui è possibile svolgere diverse attività. All'occorrenza può diventare ristorante, teatro o sala per meeting. Ma tutto questo vent’anni fa sarebbe apparso come pura follia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio
I commenti
- ivan - Tutto perfetto. Ma vi siete dimenticati dello Space a Poggiofranco.
- BARINEDITA - E' vero, lo Space...nessuno ricordava il nome di quel locale...grazie mille Ivan, lo aggiungiamo
- vanni - Ed anche del c'est la vie, in ogni caso un abbraccio a tutti, anni indimenticabili!
- pietro - hai risvegliato meravigliosi ricordi...io ho lavorato in alcune di queste discoteca...si lavorava quasi tutti i giorni...ricordate leo mansueto al camelot?? che squadra ragazzi!!
- costa - Veramente vi siete anche dimenticati del mitico PAN ad Adelfia e dell'estivo "Blue" sulla via Fanelli poco dopo l'Orsa maggiore...e come non ricordarsi del" Life 2", attuale Villa Pigna....i mitici anni del caro Beppe Murgolo e delle mitiche feste di Maurizio Mastrorilli e dello staff "Malidea"...sigh, quanti ricordi....
- rosalinda - il camelot si è anche chiamato IMPERIUM e AVETE DIMENTICATO IL C'EST LA VIE????
- Paolo - La verità è che non ci si sa più divertire, deve solo girare alcool per compensare l'incapacità di divertirsi e stare senza bicchiere in mano è diventato per alcuni imbarazzante, quando non è affatto quell'oggetto in mano che ti fa divertire e ti fa conoscere altra gente.
- SABINO STRAMAGLIA - SABINO STRAMAGLIA FOTOGRAFO ANNI 70/80 DI QUELLE FAMOSE DISCOTECHE...MITICA E UNICA E NUMERO UNO DI ALLORA ERA ''LO SNOOPY 80 DI BITRITTO CON I GRANDI MICHELE RANIERI E VITO SALIANI FONDATORI ED MOLTO INNOVATIVI IN QUEL PERIODO...TUTTE LE ALTRE DISCOTECHE VENGONO DOPO...
- Giannoccaro Benito - E perché l'exstasi non ve lo ricordate?
- Giuseppe - E ve lo ricordate la sala giochi DRIBLING??
- DJ D. LOOP - Avendo lavorato sin dagli anni '80 nel panorama delle disco di Bari e provincia segnalerei alcune correzioni. Nel 1988 i Litifiba vennero a suonare al Diabolika che altro non era che il Camelot (in cui uno o due anni prima avevano suonato gli Ultravox) di Mungivacca. Francamente non ricordo il nome Adamo ed Eva, ma ricordo il Jimmy'z (il cui privè techno / electro era il Chandra (in cui spesso suonavo insieme ad altri amici dell'epoca). Il Jimmy'z è stata l'ultima incarnazione di quel locale lì e si chiuse a inizi anni 2000. Il Phoenix è un altro locale di Mungivacca, dove ho anche lavorato nell'estate del 2004, nato dopo la chiusura del Jimmi'z, e morto proprio in quel periodo lì, forse primavera 2005. Vi siete dimenticati del C'est La Vie in Via Mauro Amoruso attivo (se non mi sbaglio) dal 1982 al 1987. Dal 1989 al 1994 ho anche suonato diverse volte al Country Club, credo sia in Via San Giorgio Martire. Da non dimenticare, tra i club, L'ALTRO SOTTANO, LO SCARABOCCHIO, il RIMINI a Carrassi (che negli anni '90 diventò prima lo SPLEEN, bellissimo locale alternativo, e poi diventò studio di registrazione, DIAMOND STUDIO, e successivamente sede di CONTRORADIO. Tra le discoteche frequentate dai baresi c'è sicuramente il PAN di Adelfia, attivissimo dagli anni '80 sino a metà anni '90 (vi ho suonato nell'inverno 1993 nel pieno del suo successo) e da non dimenticare EL MERENDERO, punto di riferimento per generazioni di baresi, attivo dalla fine degli anni '70 sino al 2012 (forse 2013). Uno dei nomi dello STRAVINSKI fu il KIWI. Lo Snoopy, diventato Demodè negli anni 2000, era a Bitritto ed è stato abbattuto, come giustamente avete detto. Villa Renoir è stata attivissima sino al 2002-2003, da ricordare il mitico concerto degli Einsturzende Neubauten nel maggio 1991. Vi siete dimenticato il Neo Club (da cui il Neu Klub ha preso ispirazione) fondato negli anni 80 e diventato Be Good nel 1990 prima di trasformarsi in un garage a metà anni '90. Non avete citato lo Zenzero (2004-2009), diventato poi H25 (2010-2011) e poi Reset (2014-2015). Su via Fanelli tra i locali più piccoli c'era il Blue negli anni '90, poi diventato Target nel 2004 e poi Sharivari nel 2014. Vi siete dimenticati anche del Roxy a Carbonara e del Life 2.
- salvatore - Ragazzi avete dimenticato l'EQUINOX di Margherita di Savoia . Locale stupendo .
- Karm - Nel 1978 per almeno tre anni la discoteca n.1 di Bari fu il mitico RAINBOW di via Alcide De Gasperi, quasi di fronte al Seminario. E non dimenticate nel primi anni '80 la discoteca BARROW'S di Carbonara, nei pressi della centrale telefonica.
- rossella alfonso - ma il Good Monn,l'avete dimenticato?
- DINO FORTIGUERRA - SIGNORI,VI VOGLIO RICORDARE CHE NEGLI ANNI 80 A BARI ANDAVA FORTE IL PULL IN CAB E IL PICCHIO CLUB,DEL MITICO PIERO CUCCHIARA E ROSA,ALLA CONSOLLE CHARLIE.BEI TEMPI
- Adry - Li ho frequentati ti ma vi siete dimenticati l'altro sottano in corso vittorio emanuele gran belle serate con Roberto Fumai!!!
- Gianni - Nessuno ha citato il Coco Loco e i suoi "schiuma party"? Dell'Eclipse di Valenzano ricordo il concerto di Ligabue all'uscita del suo primo LP...
- Tommy - Il c'est la vie. Per me la prima discoteca vicino zum zum....che serate il Pan ad Adelfia......
- Nuccio - e per quanto riguarda il MITOS e il MIRO di Corato.il VALCHIRIA,CRISTOPER TIME ecc ecc
- ivan2 - Ricordo anche il Coco Loco :D Lo Space è stato una grande discoteca. In tempi più recenti il Kavos anche.
- Lucio Milella - Tutto vero peccato però non menzionare quello che fu il Regine che cambiò il nome in Black % White......C'ero anche io in quegli anni.....e con Charlie al Pull in Cab
- vito - vi siete tutti dimenticati del chen reys a carbonara via Lodovico loquercio , difronte ex sip, anni mitici, bei ricordi.associati al barrow cleb, e soprattutto lo snopy a Bitritto , anni d'oro
- Giancarlo - Si chiamava Rainbow e non Rembo!!!! forse il vero primo club disco di Bari. Il cellar nacque invece come club privè (nessuna allusione a locali porno..) e faceva concorrenza al più "in" Altro Scottano di Corso V. Emanuele ma di cui l'articolo non parla. Le discoteche sono morte fondamentalmente perché sbagliate le politiche d'ingresso, le liste ed i pass hanno uniformato la clientela, appiattita verso musiche commerciali e tutte uguali... Ed in quel frangente erano più forti i grandi contenitori, sarebbe bastato giocarsela su altri fronti e generi... Ma come si sa i Baresi sono sordi e duri di comprendonio!
- Aldo Palmisano - E il c'est la vie a Poggiofranco? Alle spalle dello Zum Zum? Con pasquale 33 dj
- Sergio Morea - Sono stato in tutte le discoteche menzionate. Di tutte le discoteche quelle che ricordo al top erano il camelot e il Rainbow estivo. Per trovare posto dovevi lasciare l'auto a mezzo km dall'entrata. Comunque se sono arrivato a questa pagina è per merito del DJ Beppe Murgolo cui ero solito andare a casa sua per farmi fare le cassette personalizzate. Sentivo decine e decine di dischi (appena comprati al negozio) e fra quelli usciva il master. Anno 1983. E queste cassette le conservo gelosamente ancora dopo 34 anni! Un saluto a tutti.
- Francesco Petit - El Merendero a Casamassima ve lo siete dimenticati !?
- Sergio Morea - Messaggio per Pasquale 33. Una tua cassetta del 1983 del C'est La Vie l'ho caricata su YouTube. Chissà che un giorno qualche dj dell'epoca sarà presente in una serata anni 80...
- giovanni - concordo un pò con tutti...ma quella disco ALTERNATIVISSIMA a triggiano ????? non ne ricordo il nome...e il blow up a carbonara????MITICO MAURO PACASSONI DJ ricordo ai più la sede estiva del BArrow club dopo LOSETO divenuto poi i GIARDINI DI MARILYN e poi udite udite la mitica SALA ELIA..ebbene si sono abbastanza grandicello. UN saluto a Sabino detto....mezzobustoooooo
- angelo - chi si ricorda fine anni 70 discoteca LA PEDANA dietro ateneo
- Sabino - Ho 39 anni e quindi sono stato in tantissime di queste discoteche. Ma ne manca qualcuna all'appello che non è stata citata nemmeno nei commenti fin qui scritti. Le discoteche in questione sono l'ex VIRGIN, poi GILDA e ora 12ZERO3, in via Colajanni angolo Viale Einaudi difronte la palestra PLANET GYM praticamente. Ci ho passato tante serate e non solo visto che era una delle poche discoteche aperte la mattina dell'8 marzo. Tanti ragazzi me compreso, facevano X a scuola per andare a ballare lì. L'altra discoteca che non avete citato FAMOSISSIMA è il BOLINA, non ricordo di preciso dov'era perchè non guidavo io ma era uno spettacolo. Ce n'è un altra di cui non ricordo il nome e che non esiste più perchè è stata demolita, ovvero quella in Via Amendola superata la rotonda per entrare sulla SS100, si trovava sulla destra, ora è rimasto solo un mezzo rudere. Ci sarò andato giusto 3 volte, ci ha suonato un amico mio Dj qualche volta.
- Saverio Montrone - Ricorco anche, fra le tutte menzionate, il Calamy Rance oggi poccolo teatro di Colaiemma
- Giuseppe - Anche il penthouse e oasi come discoteche estive non scherzavano, parliamo tra 1986 e 1988
- enrico - ancora prima c'era l'Hockum in via arcidiacono, anni 75-77 e il c'est la vie prima si chiamava Regine