Letto: 3123 volte | Inserita: venerdì 9 settembre 2022
| Visitatore: Sandra
Dopo 38 anni di matrimonio io e mio marito ci siamo lasciati. Abbiamo una figlia di 39 anni con invalidità al 100% che percepisce una pensione di scarsi 300 euro. Vorrei sapere se il padre è tenuto a corrispondere qualcosa per il suo mantenimento, pur essendo nostra figlia maggiorenne.
Il nostro codice civile dedica un articolo specifico a tutela del mantenimento del figlio maggiorenne e disabile in caso di separazione o divorzio dei genitori. In particolare, all’articolo 337 septies, comma 2 del codice civile si legge: “ai figli maggiorenni portatori di handicap grave si applicano integralmente le disposizioni previste in favore dei figli minori”.
A figli maggiorenni e disoccupati portatori di handicap grave, quindi, sono applicabili, in modo permanente, le norme relative:
- al diritto del figlio a ricevere cura, istruzione ed educazione da parte dei propri genitori;
- al mantenimento;
- all’assegnazione della casa familiare.
Di conseguenza, il genitore non collocatario sarà obbligato a corrispondere il mantenimento del figlio disabile grave e disoccupato senza limiti di tempo.
Secondo la definizione generale data dalla legge, è affetta da handicap la persona che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (articolo 3, comma 1, Legge n. 104 del 1992).
L’handicap, poi, può essere più o meno grave. Deve essere definito grave quando la minorazione ha ridotto l’autonomia personale correlata all’età in modo da rendere necessario l’intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e in quella di relazione (Cass. sent. n. 21819/2021).
In tutti i casi di invalidità non grave, invece, il figlio maggiorenne non è destinatario del diritto al mantenimento da parte del genitore non collocatario a meno che non provi di avere ricercato infruttuosamente un’occupazione idonea a renderlo, in tutto o in parte, autosufficiente dal punto di vista economico. Compito del Giudice è poi quello di valutare, caso per caso, se l’handicap sia tale da impedire l’effettivo reperimento di un’attività lavorativa almeno idonea al parziale guadagno (Cass. civ., sez. I, sent., 8 giugno 2022, n. 18451).
Da quello che Lei mi racconta sua figlia è dichiarata invalida nella misura del 100% e necessita di cure e attenzioni costanti, pertanto, ben potrà ricorrere al Tribunale per ottenere, non solo l’assegnazione della casa familiare, ma altresì che il padre sia obbligato al mantenimento della figlia maggiorenne con grave disabilità per tutta la durata della vita.