Nel cuore del nucleo antico di Ruvo di Puglia, come un gigante silenzioso che veglia sul tempo, s’innalza severa ed elegante la Concattedrale di Santa Maria Assunta: uno dei capolavori dell’architettura romanico-pugliese.
La chiesa, edificata tra il XII e il XIII secolo sulle rovine di una precedente cattedrale dell’anno 1000 (crollata nel terremoto del 1088), fu eretta dal normanno Roberto II di Bassavilla, signore di Ruvo, e dal vescovo Daniele.
Da allora è il simbolo del paese collinare in provincia di Bari, con il suo maestoso rosone che ricorda un merletto, l’esclusivo impiego della bianca pietra calcarea locale, i tanti manufatti lapidei della facciata e il suo succorpo, che nasconde quasi tremila anni di storia ruvese.