«In una sera sono convenuti a Santo Spirito i più esaltati della provincia». Così la polizia borbonica, nel 1848, denunciava alla magistratura «un misterioso assembramento» avvenuto tra il 20 e il 21 giugno di quell’anno nel borgo marinaro. Gli “esaltati” erano nobili e borghesi liberali provenienti da tutto il territorio barese, in gran parte massoni e carbonari, pronti a contrastare il potere repressivo del re delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone. In una notte di metà 800, quello che oggi è un quartiere della periferia settentrionale di Bari, si trovò quindi a essere un crocevia nei destini del Sud Italia