di Gaia Agnelli

L'associazione di "nonne" baresi che diffonde la cultura gratis: «Ma i giovani ci ridono in faccia»
BARI - «Abbiamo unito le nostre “vecchie” esperienze e abilità per aiutare i giovani, che ormai non riescono a vivere senza cellulare, in un mondo altresì caratterizzato dall’assenza di stimoli». Parole della 68enne Silvana Cavallo, fondatrice di “ViviAmo”, un’associazione nata nel gennaio del 2022 e portata avanti da una cinquantina di “nonne” baresi che si sono messe in testa di diffondere gratuitamente la cultura.

Le signore, la cui età va dai sessanta ai settant’anni, hanno aperto una sede in via Ottavio Serena, nei pressi di Pane e Pomodoro, dove organizzano laboratori che spaziano dal teatro alla pittura, dalla lingua inglese alla ceramica. A volte sono loro a dirigere i corsi, in altri casi si avvalgono di esperti esterni, ma sempre “a costo zero” per i partecipanti.

Le abbiamo incontrate a Torre Quetta, lì dove grazie a un bando hanno occupato una casina in legno bianca dalla quale danno in prestito volumi di varia natura. Si tratta del progetto “Libri in Giro”: un’iniziativa estiva attraverso la quale le donne sperano di incentivare alla lettura i baresi. (Vedi foto galleria)

«Ho fondato “ViviAmo” semplicemente perché volevo rendermi utile alla cittadinanza, ai giovani soprattutto - esordisce Silvana -. Sono una maestra in pensione e, dall’alto della mia esperienza, ho notato che negli ultimi anni i ragazzi si sono sempre più allontanati dalla cultura, “persi” nei loro superficiali social network. D’altra parte una città come Bari offre pochi stimoli e ciò che c’è di interessante è tutto a pagamento, libri compresi. Da qui l’idea di metter su un posto che possa tentare di incuriosire anche i teenager».

Dal 7 gennaio del 2022 l’associazione mette a disposizione di chi vuole laboratori di ogni tipo: pittura, teatro, ceramica, ma anche aromaterapia, shatzu e antropologia. Oltre a organizzare eventi su “sogno lucido” e benessere psicofisico, dibattiti con dietisti e persino incontri con un pastore che analizza alcuni passi della Bibbia.


Un progetto che si avvale dell’opera di numerose socie. Tra queste la vicepresidente Maria Cinquepalmi, la tesoriera Anna Digregorio, oltre a Anna Chiarella, Lilli Lancione e Fiorella Mastromarino, con le quali facciamo la conoscenza a Torre Quetta.

«Qui - afferma Fiorella, mentre sistema sul bancone alcuni colorati volumi pop up - oltre ad aver trasferito alcuni nostri corsi invernali, organizziamo svariati eventi come gli incontri di lettura in riva al mare. E offriamo tanta letteratura prestando volumi raccolti un po’ ovunque. Seguiamo il principio secondo il quale se l’uomo non va dalla cultura, la cultura va dall’uomo».

Tra gli scaffali ce n’è per tutti i gusti: storie per bambini, gialli, romanzi, classici, poesie, manga, fumetti. Troviamo persino uno dei volumi di Barinedita. E a chi porta un libro, ne spettano due in prestito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un’iniziativa partita a maggio che sembra stia riscuotendo successo. «In tanti si avvicinano, anche se qualcuno si chiede dove sia la fregatura, visto che non chiediamo soldi – sottolinea Fiorella –. I più giovani però mostrano ancora disinteresse. I ragazzi ci passano davanti con gli sguardi bassi sui telefoni e se li fermiamo per chiedere se vogliono leggere qualcosa, ci ridono in faccia».

«Ma noi continuiamo imperterrite - conclude Silvana -. Anche solo scambiare due chiacchiere con loro (dal vivo e non su Whatsapp) per noi rappresenta un successo. Il nostro obiettivo in fondo è quello di educare le nuove generazioni a trovare un posto nel mondo e non online. Se non lo facciamo noi “nonne” chi si prenderà mai questo impegno?».

(Vedi galleria fotografica)


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Gaia Agnelli
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  • Marino - Il problema che si legge poco non è solo un problema che riguarda gli adolescenti ma anche gli adulti me compreso.


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