di Giancarlo Liuzzi

Cenare in antichi palazzi privati normalmente chiusi al pubblico: è la "supper segreta"
BARI – Tutto il territorio pugliese è costellato di ville, palazzi e masserie: edifici secolari ricchi di decorazioni, arredi di pregio e rigogliosi giardini, che il più delle volte risultano però nascosti da alte mura o serrati dietro grandi portoni. Perché molte di queste dimore sono private, abitate da ricchi proprietari che difficilmente aprono le proprie porte a persone sconosciute.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Noi siamo riusciti a visitare alcune di queste residenze “inaccessibili”, svelando luoghi incredibili come Villa Anna, Villa Lucae, Palazzo Gironda, Palazzo Marchesale, Masseria Torre Reddito o Masseria Tresca. L’unico modo infatti per poter entrare in tali sontuosi immobili è quello di invogliare i proprietari a mostrare i propri gioielli. La “chiave” può essere un articolo giornalistico, la presentazione di un libro, una mostra fotografica o un piccolo concerto. Oppure una cena.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sì perché, tra le idee più originali che si stanno diffondendo ultimamente, c’è quella della “supper segreta”: un pasto consumato in un luogo quasi mai aperto e il cui indirizzo viene svelato ai partecipanti soltanto il giorno prima, alimentando così in loro la curiosità. Si tratta di un format nato negli Stati Uniti e diffusosi in seguito in Europa e in Italia e che permette di visitare e conoscere posti normalmente “vietati” al pubblico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A importare le “supper” in Puglia ci hanno pensato Francesca Madaro, Francesca Longo e Paola Nerilli, giovani consulenti per attività turistico-ricettive, che hanno iniziato da pochi mesi a proporre queste cene ai proprietari di residenze private.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Una trovata che ha permesso agli ospiti di accedere a dimore come Masseria Arbinetto, struttura fortificata barese del XVI secolo compresa tra via Bitritto e strada Santa Caterina. O anche al seicentesco Palazzo Sgobba, situato nel centro storico di Castellana Grotte, ricco di maestosi scaloni e ampie sale finemente decorate. Altro “colpo” delle ragazze è stato portare i commensali all’interno di Borgo San Marco, tenuta del XV secolo di Fasano arricchita da una graziosa chiesetta affrescata, ma anche nel magnifico Palazzo Tamborino Cezzi, sfarzosa residenza aristocratica cinquecentesca posta nel cuore di Lecce. (Vedi foto galleria)

La sfida delle giovani è stata quella di superare l’iniziale ritrosia dei padroni di casa a ospitare estranei all’interno dei propri immobili. «Li abbiamo convinti grazie al nostro entusiamo – ci dicono le tre –, facendo capire loro quanto sarebbe stato “nobile” far conoscere i propri gioielli ad altre persone e puntando sull’organizzazione di eventi ristretti, sicuramente più gestibili rispetto ad esempio a una visita guidata. Tra l’altro la supper viene cucita su misura per il luogo che la ospita: decorazioni e allestimenti della tavola sono studiati per rispecchiare alla perfezione i dettagli della struttura in cui avverrà la cena».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Curiosa particolarità delle supper è data poi dai suoi partecipanti: questi ultimi infatti non si conoscono tra loro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«E’ una regola che abbiamo voluto inserire - puntualizza Francesca Madaro -. Non facciamo partecipare gruppi di amici proprio perché vogliamo favorire il dialogo tra estranei e il confronto su varie tematiche, ad iniziare dalla scoperta del luogo in cui ci si trova. E la cosa funziona, visto che a fine pasto si crea una vera coesione tra gli invitati, tanto che molti continuano a sentirsi dopo gli eventi iniziando collaborazioni lavorative a volte anche con gli stessi padroni di casa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questo nuovo modo di far rivivere i luoghi “segreti” del territorio sta quindi dando già i primi frutti. «I proprietari delle strutture si sono detti propensi a future aperture al pubblico – affermano le ragazze – . Ad esempio quello di Palazzo Sgobba, seppur non molto convinto inizialmente, dopo la serata ci ha sorprendentemente riferito di voler organizzare altri eventi. Non resta quindi che sperare che questi edifici possano riaprire gradualmente ai visitatori, mostrandosi in tutta la loro incredibile bellezza». 

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Giancarlo Liuzzi
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  • Mariella Lipartiti - Molto interessante. Come si può avere notizie di queste cene segrete?
  • Gabriele Hetterich - Questa iniziativa mi sembra bellissima. Come si fa a partecipare/prenotare? È sul mercato, cioè accessibile a tutti o è talmente segreto che è riservato a pochi e scelti? Grazie per ogni informazione in merito! Gabriele
  • Patrizia - Vorrei avere maggiori informazioni a riguardo su come prenotare e relativi costi. Inizoativa molto interessante
  • DANIELA - È possibile avere maggiori informazioni? Grazie


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