Quando alle feste patronali c'era Hameluk: l'uomo che vendeva le pastiglie "miracolose"
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lunedì 27 luglio 2020
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di Federica Calabrese
Lui aveva creato un vero e proprio personaggio, ispirato ai venditori ambulanti delle kasbah marocchine. Era infatti impossibile non notarlo, per il modo in cui era vestito, per i manifesti che arricchivano la sua bancarella e per come cercava di vendere le sue pastiglie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché quello faceva: distribuiva per poche centinaia di lire dei pacchetti di confetti al mentolo che promettevano di essere il rimedio per qualsiasi fastidio della gola. A forma di fagiolo erano contenuti in tubetti di carta di colore rosso. I suoi slogan? “Per chi fuma e per la tosse, Hameluk Hameluk!”, “con la fede e con le erbe ogni male può essere curato” o ancora “la pasticca Hameluk fa bene a tutti: donne, uomini e bambini”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Giovanni affermava di aver ereditato la ricetta direttamente dai Faraoni d’Egitto e di essere il solo al mondo capace di prepararle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Me le ricordo bene – dichiara la signora Gina, residente a Canosa -. Ogni 1° agosto dell’anno, in occasione delle celebrazioni per San Sabino, Hameluk arrivava in paese. Si metteva di fronte al negozio di De Nigris e immancabilmente mio zio Tonino comprava i suoi “medicinali”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Lui veniva in città per la festa di San Ciro, a gennaio – rammenta invece Paolo, di Grottaglie -. Aveva con sé una bacchetta di legno con cui indicava le pastiglie ed era sempre accompagnato da due figure di cartapesta con la sigaretta in bocca che “arredavano” la sua bancarella».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Il suo posto a Barletta era di fronte al cinema Dilillo - racconta il 70enne Gino -. Ogni volta che passavo con i miei amici tossivamo per gioco e lui immancabilmente ci porgeva il suo confetto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A Bari naturalmente non mancava mai le celebrazioni per San Nicola, piantando il suo banchetto in corso Cavour, mentre a Molfetta, per la festa di Maria SS dei Martiri, aveva il suo punto strategico in via Dante. «Non vedevo l’ora di farmi dare 100 lire dalla nonna per comprare le sue buonissime caramelle», ricorda la molfettese Maria.
Hameluk girò la Puglia sino alla fine degli anni 80, quando ormai anziano lasciò la sua “attività” al figlio Nicola, che continuò, pure dopo la morte del padre, ad allestire banchetti vestito con fez e tunica. Questo sino al 2018, quando anche Nicola abbandonò purtroppo questo mondo. E così, tutto a un tratto, le feste di paese persero per sempre le loro pastiglie miracolose.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Foto in copertina di Federico Cappabianca
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Federica Calabrese
Federica Calabrese
I commenti
- arkydesign - oltre "hameluka signori..." aveva anche una pomata magica x i calli facendo bella mostra di calli di varia morfologia "estirpati" grazie alla sua favolosa crema! IMPRESSIONANTE !!!