«Con i tacchi davanti al pc»: il racconto dei primi 8 laureati pugliesi in "smartworking"
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giovedì 2 aprile 2020
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di Federica Calabrese
I neodottori sono Simona Abbinante, Carmela Armorese, Ivana De Benedittis, Annamaria De Pinto, Vincenzo Mastria, Incoronata Motta, Rossana Palermo e Annamaria Ventura. Gli otto studenti, tutti iscritti al corso di Scienze della formazione dell’Università di Bari, hanno discusso la propria tesi il 16 marzo scorso, davanti a una commissione presieduta dal professor Giuseppe Elia e dal Magnifico Rettore Stefano Bronzini. (Vedi foto galleria)
Tutto ha avuto inizio alle ore 9. Il passo iniziale è stato testare la piattaforma di teleconferenza MicrosoftTeams. «Il mio timore principale era che la connessione non rimanesse stabile – ci confessa la 28enne barese Simona -. Per fortuna siamo stati seguiti da un docente di informatica pronto a risolvere qualsiasi problema nell’immediato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Simona è stata la prima ad essere interpellata dalla commissione e, con la sua tesi in “Scuola delle competenze”, ha inaugurato la sessione di laurea “speciale” davanti ad una chat piena di amici e famigliari pronti a sostenerla a distanza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Erano in 91 le persone che ci seguivano e i miei parenti si trovavano tutti lì– ci spiega Incoronata, 23 anni, originaria di Melfi -. Di certo se la mia seduta fosse stata “tradizionale” non avrei potuto avere la mia famiglia al completo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Incoronata ha presentato una tesi in “Musicoterapia e autismo” e ora potrà finalmente accedere al concorso per il sostegno a scuola. Lo stesso sogno di Carmela, 43enne di Corato. Sposata e con due figli adolescenti, ha vissuto durante la discussione «una valanga di emozioni, amplificate dalla triste situazione che in Italia stiamo vivendo». E lei, a differenza della succitata Annamaria, ha deciso di non mettersi elegante per l’occasione, laureandosi in ciabatte e comodamente appoggiata sul divano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dopo tre ore di diretta è infine arrivato il momento della proclamazione, anticipata da una breve pausa. «Ci hanno regolarmente chiamati uno per uno –racconta Ivana, mamma di 32 anni -. Il mio piccolo Giuseppe era in braccio a me mentre venivo dichiarata dottoressa. E’ stato un momento intenso, che non avrei mai potuto vivere se non fossi stata davanti a un pc».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Quanta emozione quando è stato annunciato a voce alta il mio voto - ci dice invece Rossana, 24 anni di Palo del Colle -: al mio 110 e lode tutti si sono alzati in piedi e hanno applaudito».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il collegamento si è concluso con gli auguri del Rettore e la promessa che, non appena l’emergenza sarà rientrata, verrà riproposta la proclamazione nelle aule dell’Ateneo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E per quanto riguarda i festeggiamenti? Ognuno ha fatto quel che poteva, vista la quarantena. La 24enne Annamaria, di Acquaviva, ha stappato una bottiglia di spumante sul proprio terrazzo, con tanto di corona d’alloro in testa. «Me la sono fatta io – ci rivela – con le foglie della pianta che avevo in giardino. Perché nonostante il Coronavirus non potevo certo non celebrare questo momento così importante per la mia vita».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Scritto da
Federica Calabrese
Federica Calabrese
I commenti
- Franco Nacucchi - Auguri alle neo dottoresse, con una laurea storica durante il coronavirus, complimenti e un bocca a lupo di buon lavoro subito