di Alessandra Anaclerio

In città il primo coiffeur cinese. I colleghi baresi: «La qualità si paga»
BARI - «Chi viene da noi vuole avere i tagli dei personaggi della televisione e noi dobbiamo essere bravi a imitarli. E secondo voi, i cinesi guardano Uomini e Donne?». Andrea Mininni, coiffeur barese non sembra affatto spaventato dalla notizia dell'apertura di un parrucchiere cinese a Bari. Dopo l'abbigliamento e l'oggettistica più stravagante, infatti, in via Amendola è nato il primo salone gestito dagli intraprendenti orientali, con prezzi stracciati e prodotti estetici made in China (nella foto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di coiffeur a Bari ce ne sono a bizzeffe. La maggior parte di essi riporta sull'insegna esterna il cognome del titolare ma, nel caso del parrucchiere cinese, le generalità lasciano il posto a ideogrammi dalla difficile interpretazione: oltre a un paio di forbici, a due sagome di persone e alla scritta "parrucchiere uomo donna", non sappiamo se ci sia indicato il nome del proprietario Zhu Ting Jun, svelatoci da un suo compaesano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Noi parlare solo cinese» con tanto di "erre" assente nella pronuncia, è stata la risposta del titolare al nostro tentativo di porgli delle domande. «Taglio o piega. Tu vuoi fare capelli? Io solo questo dire. Tu non vuoi, allora vai via. Io no parlare con te, no capire italiano. Via».  E il "non" parlare italiano e il non capirlo, in un luogo in cui si crea sempre una sorta di confidenza tra cliente e dipendente, potrebbe rappresentare una pecca non indifferente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo esser stati liquidati con bruschi modi e senza aver conosciuto i prezzi di taglio, shampoo, tinte, meches (perchè non esposti in vetrina), fermiamo una ragazza, diretta verso il parrucchiere cinese, per riuscire a ottenere qualche informazione in più.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Con 12 euro ti tagliano i capelli- svela Lorena- mentre se vuoi solo shampoo e piega ti viene a costare 8 euro. I prezzi sono ottimi, praticamente la metà di quelli che praticano gli altri coiffeur a Bari. E' vero che utilizzano prodotti cinesi, ma ormai cosa non proviene dalla Cina? Poi sono aperti anche il lunedì, quando tutti gli altri sono chiusi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di fronte a questa novità, i baresi sembrano dividersi in pareri contrapposti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Io non ci andrei mai- afferma Annaclaudia, studentessa universitaria- a meno che non aprano un salone bellissimo, con tanto di attestati sulle pareti e prodotti buoni a vista. Se i prezzi sono così bassi sicuramente non parliamo di lozioni di prima qualità e neanche di seconda». «Potrebbero essere anche bravi - dichiara la passante Vanessa- per curiosità andrei per farmi fare una piega, giusto per testarli. Ma a condizione che possa portare io lo shampoo da casa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il mio barbiere non lo cambio con nessuno- sostiene Domenico-. E' vero che c'è il risparmio, ma io che amo esser al passo con i tagli di tendenza avrei paura di finire nelle mani di un cinese. Hai visto in che modo portano i capelli?». «In primis guarderei l'igiene- dice infine Arianna-. Non ho pregiudizi sulla qualità dei prodotti utilizzati, anche perchè tanti sono quelli di cui ignoriamo la provenienza cinese e reputiamo ugualmente ottimi. Se poi oltre alla pulizia trovo anche dei professionisti in grado di domare i miei difficili ricci, allora il mio parrucchiere di fiducia lo cambio immediatamente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I parrucchieri baresi, come detto sopra, ostentano tranquillità e non temono un'invasione cinese nel loro campo, pur tenendo a precisare che «la qualità si paga».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Spero solo che rispettino tutte le norme, iniziando da quelle igieniche- esordisce Gianni Bitetto-. Se persone di altre etnie hanno capacità e pagano le tasse come noi per me è giusto che abbiano la possibilità di aprirsi attività qui. Anche noi italiani stiamo ovunque nel mondo». «Non sono contrario ai colleghi cinesi, purchè non svendano quello che nasce come arte - afferma Vittorio Risola -. Anche se credo sia impossibile offrire un servizio di qualità a quei prezzi». «Siamo ormai invasi dai cinesi- sottolinea Giuseppe De Luca-. Da noi la piega costa 12 euro e già con questo prezzo basso abbiamo difficoltà a rientrare nei costi. Loro come fanno?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine Mimì Colonna svela, facendoci leggere un messaggio di ringraziamento di una cliente: «Conosco signore che hanno provato, fuori Bari, parrucchieri cinesi. Il risultato? Una è corsa qui da noi con un cappuccio in testa».


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  • cleusa borges - quale indirizzo posso trovare loro ??? i cinese sono i migliore per tagliare, potete mi mandare il indirizzo grazie.


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