Dalla Basilicata con furore: il successo dell'orchestra dei ''Filarmonici''
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giovedì 2 aprile 2015
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di Marco Giannino
Il progetto nacque nel 2009 grazie ai membri dell'associazione ”Quelli che… la musica”, già presente da tre anni nel piccolo comune lucano, fino ad allora noto solamente per i quattro complessi monastici sparsi per il suo territorio collinare. Al nucleo iniziale si aggiunsero numerosi musicisti, alcuni professionisti, altri provenienti dai conservatori del Sud Italia, come quello di Bari, fino a raggiungere la formazione attuale di 56 componenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Quello che ci distingue dalle orchestre più "tradizionali" è la particolarità del nostro repertorio - spiega il direttore responsabile Dino Ditaranto -. I nostri concerti si dividono generalmente in due parti. Nella prima a farla da padroni sono i grandi autori della musica classica come Pëtr Tchaikovsky e Gioachino Rossini, nella seconda "alleggeriamo" il tutto con brani più moderni. Ed è a questo punto che alcuni dei nostri membri mettono da parte gli strumenti a fiato per far spazio a chitarra, basso e batteria, che accompagno il resto del gruppo, diretto dal maestro Rocco Eletto, nell'ultima metà del live».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel giro di pochi minuti si passa dunque dalla "Grande Pasqua russa" di Korsakov a "Smooth" di Santana, dalla Traviata di Verdi ai Queen, dal celebre valzer "Sul bel Danubio blu" ai pezzi più famosi dei Pooh. Spazio anche alle colonne sonore dei film, a grandi cantautori come Lucio Dalla e Renzo Arbore e persino alla dance con i Village people.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E il pubblico sembra gradire. «Una simile varietà di artisti permette di soddisfare un po' tutti - prosegue Ditaranto -. La musica classica appaga gli spettatori più intransigenti, quella più recente accontenta solitamente le orecchie dei giovani. Forse è proprio questa duttilità a farci riempire i teatri di mezza Italia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un successo che ha varcato i confini nazionali approdando addirittura in Repubblica Ceca. «Nel 2011 e nel 2012 siamo stati ammessi al Prague music festival - racconta il direttore - un concorso che si tiene annualmente nei primi giorni di gennaio e mette a confronto le orchestre di fiati provenienti da tutta Europa. I concorrenti sono divisi in tre categorie, ciascuna delle quali premia chi esegue al meglio un brano d'obbligo stabilito dalla giuria. In entrambe le edizioni ci fu chiesto di rielaborare un brano del compositore ceco Pavel Stanèk: così nel primo anno festeggiammo il primo posto nella "top class", la categoria di mezzo, poi nel secondo anno trionfammo nella "master class", quella principale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I riconoscimenti internazionali e i "tutto esaurito" nei teatri italiani proiettano ovviamente i Filarmonici al 2019, quando Matera diventerà Capitale europea della cultura. «Siamo già in contatto con le istituzioni locali per concordare il da farsi - conclude Ditaranto - e a oggi non c'è nulla di definito, ma garantisco che in un'occasione così speciale i nostri concerti non potranno mancare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video l’esecuzione dei Filarmonici del brano d’obbligo di Pavel Stanèk con cui hanno vinto il Prague music festival nel 2012:
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Scritto da
Marco Giannino
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