Piombo nel mare di Palese: è caos. E affiora un dubbio preoccupante
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mercoledì 24 luglio 2013
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di Marco Montrone e Luciana Neglia
Sabato scorso infatti due agenti della Polizia di Stato avevano fatto sgomberare la spiaggia adiacente allo stabilimento balneare militare il “Tiro a volo”, all’inizio del Lungomare Tenente Nicola Massaro (vedi foto galleria). Non avrebbero potuto fare altrimenti, vista l’«elevata quantità di proiettili e munizioni finite in mare, che hanno inquinato le acque con il piombo». Questo hanno detto i due agenti, riferendosi al poligono di tiro che sorge a pochi metri dalla costa, usato anni fa dai militari per le esercitazioni.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Il problema è che in quella zona non ci sono cartelli di divieto di balneazione, anzi, quel tratto di costa è stato ripulito e reso accessibile non più di cinque anni fa.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
A questo punto abbiamo cercato di approfondire, ascoltando la voce di tutti gli interessati, da cui però abbiamo avuto versioni molto contrastanti. La situazione, per ora, è caotica. E affiora anche un dubbio preoccupante.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Il Tiro a volo – I militari escludono categoricamente che ci possa essere piombo in mare. «Noi non se sappiamo nulla. Il poligono è fermo da 25 anni e dalle analisi effettuate in mare non è mai emersa la presenza di piombo», ci ha riferito il tenente Sabbia. Il gestore (civile) del lido, Tanio Tassiello, non sembra invece esserne così sicuro. «A noi non è arrivata alcuna comunicazione dalla Capitaneria di Porto: di regola quando c’è divieto di balneazione ci dovrebbe essere un esposto», dichiara, ma aggiunge: «E’ vero anche che quello stabilimento in passato è stato luogo di prove tecniche quindi i militari hanno lanciato delle bombe e dei proiettili. Da ciò ne deriva che, in quel fondale ci sarebbe una minima probabilità di trovare ancora traccia di quelle munizioni. E’ anche vero che l’evento è noto a tutti e tutti sanno che non è mai esploso niente».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Il WWF – Una parziale conferma di ciò che dice Tassiello ci arriva dal Direttivo WWF Bari. «Il problema è alquanto conosciuto - afferma l'associazione ambientalista -. Lungo quella spiaggia per anni i militari hanno fatto le loro esercitazioni». E poi annuncia: «Stiamo allertando le autorità competenti affinché facciano delle indagini in modo da avere una risposta chiara ed esaustiva». E ci avverte che proprio all’Arpa è stata chiesta «l’analisi delle acque e della costa».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
La Circoscrizione, la Polizia – Dagli organi “istituzionali” invece non siamo riusciti a sapere niente. Anzi: sembra quasi che ignorino l’eventuale problema. Dalla circoscrizione Comunale di Palese-Santo Spirito, il responsabile Vito Nitti ci dice: «Noi non sappiamo nulla. E comunque il fatto che ci siano proiettili in mare non vuol dire che le acque siano inquinate». Va bene, in Comune quindi sono all’oscuro di tutto.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Alla Polizia di Stato ci risponde l'ufficio stampa, da cui abbiamo una risposta alquanto sibillina: «Ne parleremo con i funzionari e chiariremo la faccenda, anche se bisogna vedere se i due colleghi avevano realmente cognizione della situazione».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Possibile? Quindi delle due l’una: o il mare di Palese è inquinato oppure la Polizia dispone ordini senza senso. Non sappiamo quale sia il male minore. Staremo a vedere.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Foto di: Daniela Barcone
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