di Eva Signorile

La leggenda del "Barione", il più antico e misterioso stemma della città
BARI – Un cherubino in piedi su una barca nell'atto di scoccare una freccia, circondato dal mare e accompagnato da un delfino. Si tratta del “Barione”, un’immagine che molti hanno imparato a conoscere a partire dal 1997, quando fu scelta come mascotte dei Giochi del Mediterraneo. Un disegno di cui però si sa pochissimo, tanto da far sorgere in alcuni il sospetto che si tratti solo di una simpatica invenzione del marketing legata alla manifestazione sportiva.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In realtà se si osserva con attenzione la facciata dello storico Palazzo Fizzarotti, edificato agli inizi del 900, si noterà come lì si trovino quattro medaglioni che raffigurano altrettanti simboli. Ebbene, tra questi c’è proprio il “Barione”, quello che per alcuni storici sarebbe proprio il primo e più antico stemma della città di Bari. (Vedi foto galleria)

Lo studioso Nino Lavermicocca, nel suo “Bari bizantina, capitale del Mediterraneo”, dimostra come la prima raffigurazione del “Barione” si troverebbe su un’antica moneta in bronzo risalente al III secolo a.C.: il Barinon. Secondo lo storico questa moneta rappresenterebbe già una sorta di stemma del tempo e il nome di Bari deriverebbe proprio dal greco Baris, parola che indica un particolare tipo di imbarcazione. Quindi per Lavermicocca, ma anche per lo storico Antonio Beatillo, la barca raffigurata sull’antica moneta sarebbe addirittura all’origine del nome del capoluogo pugliese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Una tesi che molti rifiutano, alimentando il mistero attorno a quest'immagine. Anche l’enciclopedia online Wikipedia scrive esplicitamente:
“Un simbolo erroneamente associato alla città è il nummo barino riportante la prora con l'amorino saettante e il delfino”.
Eppure verso la fine dell’800 alcune carte comunali riportano come simbolo proprio il “Barione”, in alternativa al logo “classico” che tutti conosciamo: lo scudo bianco e rosso con in alto una corona e in basso un ramoscello di alloro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sembra addirittura che la confusione tra gli stemmi a un certo punto fu tale che si dovette intervenire con una legge, attraverso la quale il Comune scelse come simbolo ufficiale lo scudo con i colori della città. «Fu un decreto dell’8 giugno 1935 – afferma lo storico Vito Melchiorre nel libro “Bari nella storia”– a porre termine a ogni incertezza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da quel momento iniziò così il lento oblìo del “Barione” e non ci fu più spazio per l’angelo biondo e il suo delfino: per la rappresentazione di un grande legame, quello di Bari con il proprio mare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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