di Maria Matteacci

Film. ''Io e te'', la trasposizione di Bertolucci non all'altezza del romanzo di Ammaniti

IO E TE. Genere: drammatico; regia: Bernardo Bertolucci; attori: Jacopo Olmo Antinori; Tea Falco; Sonia Bergamasco; Pippo Delbono; Veronica Lazar; durata: 97 min.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo i nove anni di assenza seguiti a The Dreamers - I sognatori (2003), Bernardo Bertolucci torna alla sedia da regista con Io e te, tratto dall'omonimo racconto di Niccolò Ammaniti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La storia è quella di Lorenzo, 14enne romano solitario e problematico che, per scampare a una settimana bianca con la scuola, decide di rifugiarsi per sette giorni nella polverosa cantina di casa, previa spesa di lattine di Coca-Cola, carciofini e tonno in scatola necessaria al suo sostentamento. E il tutto naturalmente all'insaputa dei genitori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con un cappuccio sulla fronte, musica a tutto volume nelle orecchie e con la compagnia de libro "Scelti dalla tenebre" di Anne Rice, Lorenzo riesce a isolarsi in un mondo tutto suo, distante anni luce da quello dei "grandi". Ma ben presto a spezzare questo idillio adolescenziale irrompe Olivia, sorellastra maggiore del protagonista che, malgrado i suoi problemi con la droga, darà a Lorenzo un grande insegnamento: partecipare allo spettacolo della vita.   


Per chi ha letto il libro, le differenze con il film di Bertolucci balzano immediatamente all'occhio. A parte i tanti brani del libro eliminati, Il regista sposta il fulcro della vicenda sul rapporto che si viene a instaurare tra Lorenzo e la sorellastra (quando invece il racconto di Ammaniti ruota perlopiù attorno alla personalità del protagonista). Il carattere difficile del ragazzino viene inoltre esasperato, fino a farne assumere aspetti quasi al confine con la psicosi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il risultato? Una storia che si segue a fatica, svuotata della sua pur piccola anima romanzesca. Troppo acerba l'interpretazione del giovanissimo attore Jacopo Olmo Antinori che si "scontra" con quella invece notevole di Tea Falco. Insomma, siamo di fronte all'ennesimo caso di un "libro che è meglio del film": una reinterpretazione in sala di un romanzo di successo che non all'altezza dell'opera originale.



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