di Carmen Pisanello

Benedetto Petrone, ecco il brano inedito che Enzo Del Re scrisse per lui
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola (nella foto di Arturo Cucciolla), rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell’antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

“Tu lottavi per la soluzione, dell’edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell’antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell’omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in cui si trovava negli anni 70 Bari Vecchia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Noi abbiamo potuto riascoltare la canzone e ve ne presentiamo un estratto, concessoci dal comitato civico "28 Novembre", che da anni si occupa di mantenere viva la memoria di Petrone e che organizzò l’evento del Kursaal dal titolo "Benedetto Petrone, memoria e futuro di una città".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Petrone era un operaio 18enne che si batteva per il risanamento del borgo antico, contro l’espulsione degli abitanti nei quartieri periferici e per un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Argomenti che erano centrali anche nelle convinzioni e nelle canzoni di Enzo Del Re. Sembra quindi quasi naturale che le due storie si siano intrecciate e che Enzo sia stato capace di raccontare nei dettagli (il brano dura 25 minuti) quella parte di Bari che lottava contro l’ignoranza, la sopraffazione e lo sfruttamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il cantastorie durante la canzone accompagna la sua voce con tocchi delle mani sulla sedia e con schiocchi della lingua e delle labbra, come era solito fare durante le sue esibizioni, ma quel giorno porta sia il cappello che il giaccone rosso. «Quello era il suo modo di vestirsi elegante», racconta Arturo Cucciolla, membro del comitato 28 Novembre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E Cucciolla poi svela: «Alla domanda sul perché avesse accettato di partecipare all’evento commemorativo, Del Re ci rispose in maniera decisa: “Non è certo per fare un concerto, per passare il tempo. Questa è una giornata di lotta e dovevo prendervi parte».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un estratto del brano inedito di Enzo Del Re presentato per la prima volta durante l'evento "Benedetto Petrone, memoria e futuro di una città":



 


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  • radisol - Grazie di questa pillola di storia e di memoria ...


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