di Angela Martoccia - foto Paola Grimaldi

Incompleta a Japigia, trascurata a Libertà, ospitale a Carrassi: lo stato delle 15 aree cani di Bari
BARI -  La prima è stata inaugurata nel 2013, l’ultima all’inizio del 2025 e così oggi anche Bari, seppur in ritardo, si è dotata di aree dove è possibile far scorazzare e giocare in sicurezza i propri cani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un passo in avanti certo, anche se c’è da dire che interi quartieri del capoluogo pugliese non risultano ancora forniti di zone dedicate ai pelosi. È il caso di San Paolo, Palese, Santo Spirito, Fesca, San Girolamo, Marconi, Stanic, Ceglie del Campo, Mungivacca e Torre a Mare. A Loseto un’area c’è (nel parco Giuseppe Mizzi) ma attende ancora di essere inaugurata, mentre a Catino (nel giardino Peppino Impastato) se ne trova una non curata e inutilizzabile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A essere coperti da spazi dedicati agli animali risultano quindi solo i rioni più centrali. E attenzione: la maggior parte di queste aree cani (in tutto ce ne sono 15) non soddisfano comunque appieno le esigenze dei padroni. Alcune infatti sono troppo piccole, altre senza ombra, in altre mancano le fontanelle per l’acqua e altre ancora sono sprovviste dei cestini per la raccolta delle deiezioni canine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C’è poi l’emblematico caso dell’area cani del parco Annoscia di Japigia: è tra le più grandi del Sud Italia ma ad oggi, seppur utilizzata dagli amici a quattro zampe, risulta ancora largamente incompleta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo così andati a visitare una per una le aree cani della città per capire quali funzionano e quali invece avrebbero bisogno di necessari interventi per essere realmente fruibili. (Vedi foto galleria) 

Quartiere Madonnella – In questo rione ha sede dal 2013 la prima area cani aperta a Bari. È posta all’interno del Giardino Veterani dello Sport, con entrata in Piazza Gramsci e a pochi passi dalla spiaggia di Pane e Pomodoro. La sua posizione vista mare la rende tra le più appetibili della città e gli animali possono giocare in aiuole abbastanza ombreggiate. Non è però divisa (come dovrebbe per la sicurezza dei cani più piccoli) in zone diverse a seconda della taglia dell’animale. Quando fu inaugurata c’era una fontana che non esiste più e un cestino specifico per le deiezioni sostituito oggi da uno generico.

Quartiere Libertà - A servizio del popoloso quartiere Libertà è stata creata nel giugno 2023 un’area cani all’interno del neonato Parco Maugeri. I due sguinzagliatoi (con divisione per taglia) sono però molto piccoli e appaiono trascurati. Le reti di recinzione sono bucate in più parti e si sono sfilate dal terreno, con il rischio che i pelosi possano uscire in un momento di distrazione. Un'unica fontanella, tra l’altro di difficile utilizzo poiché bassa, è stata posta all’esterno della recinzione ma è priva di scolo: si riempie così sempre di acqua stagnante poco salubre per l’abbeveramento. In un angolo si è creato un pantano dovuto a un tubo dell’irrigazione che perde acqua: si è formata così una pozza di fanghiglia nella quale i cani vanno a sguazzare per la disperazione dei padroni. Sono però presenti appositi cestini per le deiezioni canine.

Quartieri Carrassi e San Pasquale In questa zona di Bari sono presenti tre aree di sgambamento. Una, molto piccola, è quella presente all’interno del giardinetto degli Aquiloni di via Devitofrancesco inaugurato nell’aprile di quest’anno. Le altre due invece sono sono di dimensioni notevoli: la prima è stata creata nel 2020 all’interno del Parco 2 giugno, la seconda realizzata nel 2023 in una zona del Parco Rossani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quella di Parco 2 Giugno è probabilmente la più ospitale di tutta la città. Ci sono due diverse aree sgambamento e quella dedicata agli animali più grandi si estende su una sorta di collinetta con un passaggio circondato da alberi che creano molta ombra. I padroni possono riposarsi su lunghe panchine in legno e i cani dissetarsi grazie a utilissimi abbeveratoi con acqua temporizzata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Diverso è lo scenario presente nel Parco Rossani. Anche qui ci sono due zone distinte per taglia e due fontanelle collocate ai rispettivi ingressi, dove però l’acqua scorre con poca pressione, non rendendo agevole il momento dell’abbeveramento. In più non ci sono zone d’ombra e il terreno appare molto polveroso. Non troviamo poi cestini appositi per le deiezioni canine, ma solo quelli comuni. Tuttavia è da sottolineare che il parco risulta ben pulito da rifiuti ed escrementi.


A San Pasquale “vecchia” c’è poi un’area cani all’interno del parco Villa Camomilla, con ingresso da via Carlo Pisacane. Mentre nella zona “alta” del quartiere, in via Tridente, sarebbe presente una zona dedicata agli animali all’interno del giardinetto Louis Braille: ma si tratta di un fazzoletto di terra poco sufficiente per una minima corsetta, sprovvisto pure di fontanelle.

Quartiere Poggiofranco Questo rione è tra i pochi a essere stato dotato di aree sgambatoio ad hoc. Le troviamo infatti non all’interno di parchi cittadini, ma create in spazi rimasti liberi tra i palazzi o lungo i viali. Ce ne sono ben tre. La prima in via Camillo Rosalba ad angolo con via Generale Bonomo, la seconda sul vialone Madre Teresa di Calcutta e l’ultima in via Rodolfo Redi. Queste ultime due sono state realizzate da aziende che vendono articoli per animali su terreno dato in concessione dal Comune. Opportunamente divise in tre zone a seconda della grandezza dell’animale, sono tutte servite da appositi cestini e una è provvista anche di fontanella. L’unico problema è che, oltre ad essere un po’ piccole, mancano di ombra e verde.

Quartiere Japigia - Il quartiere vanta una delle aree cani più ampie del Sud Italia, inaugurata nel 2021 all’interno del parco Annoscia di via Suglia. Dedicata al leggendario cane Fiorino è grande 6000 metri quadri ed è divisa tre zone a seconda della taglia dei cani.

Purtroppo però ad oggi risulta essere incompleta: appare piuttosto come un “cantiere”. Troviamo ad esempio i cestini dedicati alle deiezioni canine sigillati ancora con lo scotch per evitarne l’utilizzo (poiché non c’è servizio di raccolta). E così l’unico cestino generico della spazzatura presente in questo enorme parco viene quotidianamente preso d’assalto e mostra tutto intorno cumuli di sacchetti maleodoranti a vista.

“Naturalmente” non c’è nessuna fontanella (né per gli animali né per gli umani) e su tutta l’area spuntano dal terreno i forasacchi: spighe che possono infilarsi facilmente nel pelo per poi avanzare nella pelle causando infezioni agli animali. Persino l’accesso è difficoltoso: il varco “ufficiale” è infatti sbarrato da reti e per entrare bisogna percorrere un sentiero non segnalato.

Sempre nel 2021 il quartiere si è dotato di un’altra area cani fortemente voluta dai residenti che se ne sono presi cura personalmente. È in via Maldacea, nei pressi della pista di atletica Bellavista.

Quartiere Carbonara – A fine 2024 è stato creato a Carbonara uno spazio in via Filangieri, nel parchetto posto di fronte al centro sportivo Andrea dell’Acqua. Qui ci sono panche dove sedersi, si gode di assoluta tranquillità e la prossimità delle giostrine all’area cani può consentire a papà e mamma con animali al seguito di badare contemporaneamente a bambini e pelosetti. Ci sono anche i cestini per le deiezioni. Peccato che l’area (in cui c’è comunque distinzione per taglia) sia molto piccola e sprovvista di fontanelle.

Quartiere Santa Rita – In questo rione sono presenti due aree sgambamento poste a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra. La prima si trova in via Luigi Quaranta, nei pressi del Palazzetto dello sport. Presenta una staccionata di legno come recinzione, ma molto bassa e, considerando che si affaccia direttamente su una strada trafficata, risulta essere pericolosa in caso di cani molto agili e vivaci. E qui non troviamo nè panchine nè fontanelle.

La seconda, di tutt’altra qualità, è in contrada Ferrigni. Circondata da una staccionata in legno è ombreggiata da una bella e ricca vegetazione con tanto di panchine. Un doppio ingresso consente poi di ovviare al fatto che non ci sia diversificazione ufficiale di taglia. Curiosità: all’ombra di un grande fico troviamo appese con un cordino delle ciotole metalliche e delle bottigliette d’acqua. Sono state apposte dagli stessi frequentatori per ovviare alla mancanza di fontanelle: una sorta ciotola “sospesa” per i padroni che ne avessero bisogno.

(Vedi galleria fotografica)
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Anche Bari, seppur in ritardo, si è dotata di aree dove è possibile far scorazzare e giocare in sicurezza i propri cani
Un passo in avanti certo, anche se c’è da dire che interi quartieri del capoluogo pugliese non risultano ancora forniti di zone dedicate ai pelosi
A Loseto un’area c’è (nel parco Giuseppe Mizzi) ma attende ancora di essere inaugurata...
...mentre a Catino (nel giardino Peppino Impastato) se ne trova una non curata e inutilizzabile
Nel quartiere Madonnella ha sede dal 2013 la prima area cani aperta a Bari. È posta all’interno del Giardino Veterani dello Sport. La sua posizione vista mare la rende tra le più appetibili della città e gli animali possono giocare in aiuole abbastanza ombreggiate
Non è però divisa (come dovrebbe per la sicurezza dei cani più piccoli) in zone diverse a seconda della taglia dell’animale. Quando fu inaugurata c’era una fontana che non esiste più
A servizio del popoloso quartiere Libertà è stata creata nel giugno 2023 un’area cani all’interno del neonato Parco Maugeri
I due sguinzagliatoi (con divisione per taglia) sono però molto piccoli e appaiono trascurati
Qui le reti di recinzione sono bucate in più parti e si sono sfilate dal terreno dove erano state ancorate, con il rischio che i pelosi possano uscire in un momento di distrazione
Un'unica fontanella, tra l’altro di difficile utilizzo poiché bassa, è stata posta all’esterno della recinzione ma è priva di scolo: si riempie così sempre di acqua stagnante poco salubre per l’abbeveramento
In un angolo si è creato un pantano dovuto a un tubo dell’irrigazione che perde acqua: si è formata così una pozza di fanghiglia nella quale i cani vanno a sguazzare per la disperazione dei padroni
Sono però presenti appositi cestini per le deiezioni canine
A Carrassi sono presenti due grandi aree di sgambamento: una creata nel 2020 all’interno del Parco 2 giugno, la seconda inaugurata nel 2023 in una zona del Parco Rossani. La prima è probabilmente la più ospitale di tutta la città
Ci sono due diverse aree sgambettamento e quella dedicata agli animali più grandi si estende su una sorta di collinetta con un passaggio circondato da alberi che creano molta ombra
A Parco 2 Giugno i padroni possono riposarsi su lunghe panchine in legno e i cani dissetarsi grazie a utilissimi abbeveratoi con acqua temporizzata
Diverso è lo scenario presente nel Parco Rossani
Anche qui ci sono due zone distinte per taglia e due fontanelle apposte ai rispettivi ingressi...
...dove però l’acqua scorre con poca pressione, non rendendo agevole il momento dell’abbeveramento
In più non ci sono zone d’ombra
...e il terreno appare molto polveroso
Non troviamo poi cestini appositi per le deiezioni canine, ma solo quelli comuni
A San Pasquale “vecchia” c’è poi un’area cani all’interno del parco Villa Camomilla, con ingresso da via Carlo Pisacane
Mentre nella zona “alta” del quartiere, in via Tridente, sarebbe presente una zona dedicata agli animali all’interno del giardinetto Louis Braille: ma si tratta di un fazzoletto di terra poco sufficiente per una minima corsetta, sprovvisto pure di fontanelle
Poggiofranco è tra i pochi rioni a essere stato dotato di aree sgambatoio ad hoc, solo per cani. Oltre a una in via Camillo Rosalba ad angolo con via Generale Bonomo, ce n'è una seconda sul vialone Madre Teresa di Calcutta...
...e una terza in via Rodolfo Redi. Queste ultime due sono state realizzate da aziende che vendono articoli per animali su terreno dato in concessione dal Comune
Opportunamente divise in tre zone a seconda della grandezza dell’animale, sono tutte servite da appositi cestini e una è provvista anche di fontanella. L’unico problema è che, oltre ad essere un po’ piccole, mancano di ombra e verde
Il quartiere Japigia vanta una delle aree cani più ampie del Sud Italia, inaugurata nel 2021 all’interno del parco Annoscia di via Suglia. É grande 6000 metri quadri ed è divisa tre zone a seconda della taglia dei cani
Purtroppo però ad oggi risulta essere incompleta: appare piuttosto come un “cantiere”
Troviamo ad esempio i cestini dedicati alle deiezioni canine sigillati ancora con lo scotch per evitarne l’utilizzo (poiché non c’è servizio di raccolta)
E così l’unico cestino generico della spazzatura presente in questo enorme parco viene quotidianamente preso d’assalto e mostra tutto intorno cumuli di sacchetti maleodoranti a vista
“Naturalmente” non c’è nessuna fontanella (né per gli animali né per gli umani) e su tutta l’area spuntano dal terreno i forasacchi: spighe che possono infilarsi facilmente nel pelo per poi avanzare nella pelle causando infezioni agli animali
Persino l’accesso è difficoltoso: il varco “ufficiale” è infatti sbarrato da reti...
...e per entrare bisogna percorrere un sentiero non segnalato
A fine 2024 è stata creata un'area in via Filangieri, nel quartiere Carbonara. Qui ci sono panche dove sedersi e la prossimità delle giostrine all’area cani può consentire a papà e mamma con animali al seguito di badare contemporaneamente a bambini e pelosetti
Ci sono anche i cestini per le deiezioni. Peccato che l’area (in cui c’è comunque distinzione per taglia) sia molto piccola e sprovvista di fontanelle
Nel quartiere Santa Rita sono presenti due aree sgambamento. La prima si trova in via Luigi Quaranta. Presenta una staccionata di legno come recinzione, ma molto bassa. E qui non troviamo nè panchine nè fontanelle
La seconda, di tutt’altra qualità, è in contrada Ferrigni. Circondata da una staccionata in legno è ombreggiata da una bella e ricca vegetazione con tanto di panchine
Curiosità: all’ombra di un grande fico troviamo appese con un cordino delle ciotole metalliche e delle bottigliette d’acqua. Sono state apposte dagli stessi frequentatori per ovviare alla mancanza di fontanelle



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