Letto: 7530 volte | Inserita: martedì 4 dicembre 2012
| Visitatore: giulio
Certamente l’esercizio fisico determina indiscutibili vantaggi sulla psiche e sul corpo. Migliora il tono osseo e muscolare, aumenta l’elasticità, la contrattilità cardiaca e la capacità respiratoria. Diminuisce il peso e la pressione arteriosa, se è associata una corretta alimentazione. Aumenta il tono dell’umore e l’autostima. Anche il sistema immunitario riceve vantaggi e di conseguenza maggiore resistenza alle malattie infettive e tumorali.
Tuttavia, come in tutte le cose, l’esagerazione crea danni, in modo particolare, sull’apparato cardiocircolatorio, la cui compromissione, spesso, può avere effetti drammatici.
Il cuore nelle prime fasi risponde con un aumento dei battiti cardiaci e con maggiore consumo di ossigeno, in seguito, se gli allenamenti sono eseguiti in modo corretto, la frequenza diminuisce e aumenta la contrattilità. Se si praticano allenamenti esagerati per intensità e durata, il cuore, come tutti i muscoli, aumenta lo spessore delle pareti e poi si dilata. Questi due ultimi adattamenti sono negativi per l’individuo. La pressione arteriosa aumenta, la contrattilità diminuisce, l’insufficiente apporto di sangue e ossigeno ai tessuti compromette la funzione degli organi. Insorgono le alterazioni del ritmo, le aritmie, alcune delle quali possono essere fatali.
Ogni cuore è diverso e “si adatta” in modo molto personale secondo età, l’alimentazione, la diversità di genere ma soprattutto secondo la genetica. Gli sforzi intensi e gli allenamenti esagerati possono aggravare, specie nei bambini delle piccole alterazioni congenite dell’apparato cardiovascolare, mentre negli adulti sono le malattie coronariche, infarto o angina, che presentano un rapporto diretto negativo con il troppo esercizio fisico. Quando si supera la frequenza cardiaca massimale, facilmente calcolabile con una semplice formula, il cuore scoppia. Controlliamo sempre il battito cardiaco e impariamo a sentire i messaggi che il nostro corpo ci manda, affaticamento, affanno, cardiopalmo, sudorazione.
In conclusione facciamo sport a tutte le età ma con sicurezza, dopo una buona visita medica e sotto l’attento e professionale controllo di esperti seri e preparati.
Risponde
RICCARDO GUGLIELMI – Medico cardiologo sportivo
Specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare e cardioangiochirurgia, è stato Direttore della Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna” del Policlinico di Bari e docente di cardiologia presso la Scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell’Università di Bari.