di Matteo Larocchia

Redub, quando Hollywood parla barese: «Ci divertiamo con il doppiaggio»
BARI - Si chiamano “Redub” e sulla scia del successo dei doppiatori altamurani della “Murgia version entertainment” hanno deciso di reinventare i dialoghi e doppiare film hollywoodiani utilizzando il dialetto barese. Sul loro canale You Tube è possibile ascoltare Leonardo Di Caprio o i protagonisti di “Trainspotting” dialogare con accento non propriamente inglese. Loro sono tutti ragazzi baresi di età compresa tra i 23 e i 25 anni e si chiamano: Jacky Biancofore, Claudio Colella, Gerry e Fabrizio Cassano, Simone Loiacono, Giacomo Cuccovillo e Tommaso Greco (nella foto assieme al rettore dell’Ateneo Antonio Felice Uricchio). Abbiamo incontrato l’ideatore e direttore Tommaso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quando è partita questa avventura?

A marzo di quest’anno, quando scrissi un post su Facebook con il quale proponevo a un amico di cominciare a divertirci con dei doppiaggi. Scherzosamente taggai Luca Ward, direttore del doppiaggio italiano (la voce di Russell Crowe), che incredibilmente “mise un bel mi piace”. Da lì partì l’idea di farlo “sul serio”. Come prova riadattai il film “C’era una volta in Messico” in cui prestavo la mia voce a Johnny Depp e Antonio Banderas. Mostrai il video al mio amico Jacky per testare la sua reazione. Gli piacque così tanto che non riusciva a smettere dal ridere. A quel punto decisi di creare la squadra di “Redub”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché “Redub”?

E’ l’acronimo di “redubbing”, termine inglese utilizzato dai giovani doppiatori per indicare il riadattamento di un film. Ci è piaciuto sin da subito e volevamo dare un nome che fosse giovane e facile. Siamo partiti così. Per ora ci stiamo soltanto divertendo, anche se dedichiamo giorni interi per girare e doppiare uno spezzone di due minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Parliamo dei vostri video. Qual è quello che vi ha fatto conoscere al “grande” pubblico?

Direi la scenetta di “Norbit”, il film con Eddie Murphy. In questo spezzone la fidanzata del protagonista (teneramente battezzata da noi “zia Giusy” e doppiata da Jerry), dà il meglio di sé massacrando a dovere il compagno “Vitino” (doppiato da me), il classico zerbino della coppia. Grazie a questo video sono aumentate le visualizzazioni, complice la scelta di un intramontabile stereotipo: quello del marito totalmente soggiogato dalla moglie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In che modo lavorate per ideare le battute?

Ci lasciamo ispirare da ciò che ci trasmette il personaggio, dalle sue movenze, gesti e modi di fare. Poi mettiamo insieme le idee, anche se con sette membri non è sempre facile e cerchiamo di metterle in pratica. Diciamo che non seguiamo un copione, andiamo a braccio per rendere l’interpretazione più autentica e reale possibile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma ciò che fate non è stato già portato al successo dai famosi doppiatori altamurani? Non si rischia di proporre qualcosa di “già visto”?

Sicuramente l’idea è la stessa, cambia però la "forma": noi cerchiamo di usare meno parolacce e riferimenti sessuali. Con questo non voglio sminuire il loro lavoro, anzi, io per primo sono cresciuto guardando il rifacimento di “Troy” . Spero che presto accettino il nostro invito a doppiare qualcosa tutti insieme.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video “Norbit” doppiato dai Redub:



 


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