di Raniero Pirlo

Swing band e orchestre hot jazz: il 21enne Davide Solfrizzi riporta Bari agli anni 30
BARI – Ha solo 21 anni e alla sua età, al posto di cantare rap, trap e hip hop, mette su band che riportano in auge uno stile musicale in voga negli anni 30 e 40 del 900: lo swing. Lui è il giovane musicista barese Davide Solfrizzi, collezionista di strumenti antichi, ideatore degli Swing31 e fondatore di un’orchestra filologica che porta il suo nome. Quest’ultima è un ensemble che punta a ricreare le sonorità autentiche dell’hot jazz: si distingue per essere la più giovane d’Italia e l’unica realtà di questo tipo nel Meridione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo intervistato Davide (nella foto in primo piano).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Partiamo dalle origini: come è nata la tua passione per la musica di inizio 900?

Tutto è cominciato con il clarinetto che ho iniziato a studiare all’età di cinque anni a Bitonto, il paese dove vivevano i miei nonni e dove ho trascorso tutta la mia infanzia fino alle scuole medie. È stato proprio mio nonno a trasmettermi l’amore per il jazz: mi faceva ascoltare i vecchi dischi swing che mi affascinavano moltissimo. Con il tempo mi sono appassionato sempre di più al mondo degli anni 30 e 40. Pensate che al barbiere chiedevo di farmi la riga di lato come Artie Shaw, celebre clarinettista dell’epoca. Approfondendo poi la vita dei grandi musicisti del tempo, ho scoperto che molti di loro avevano iniziato la carriera nelle bande musicali: una tradizione molto viva anche in Puglia. Così ho deciso di entrare nella banda musicale di Bitonto e lì è nata la mia curiosità per gli strumenti d’epoca, utilizzati dai musicisti più grandi del gruppo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È vero che possiedi più di 250 strumenti antichi?

Da ragazzino ho cominciato a mettere da parte i soldi della paghetta e a cercare strumenti d’epoca nei mercatini di antiquariato in Italia. Oggi possiedo oltre 250 strumenti fra trombe, chitarre, clarinetti e flauti. Alcuni sono molto particolari, come il “violino da tavolo” realizzato a Vienna a inizio 900, la mandola arpa costruita dal musicista Livio Pagani durante la Seconda guerra mondiale e il mandolino originale di Raffaele Calace. C’è da dire che molti di questi, quando li ho acquistati, erano in pessimo stato o addirittura non funzionavano: per questo ho chiesto aiuto alla maestria di amici liutai, anche se pian piano ho imparato anche a restaurarli da solo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come sono proseguiti i tuoi studi musicali?

Durante le medie, alla scuola Amedeo d’Aosta, ho iniziato a suonare anche il pianoforte, strumento che amo molto perché mi permette di comporre. Poco dopo è arrivato il sax, che suono ormai da oltre dieci anni. Oggi studio sassofono jazz al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari con il docente Roberto Ottaviano, una figura di spicco nel panorama jazz italiano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E poi sono arrivati gli Swing31…

Tutto è nato fra i banchi del liceo musicale Cirillo, dove ho conosciuto Angelo Loisi (contrabbasso) e Gabriele Loiacono (batteria) con cui mi divertivo a fare jam session. Dopo il diploma ho sentito il bisogno di dare vita a un progetto musicale più concreto e mi è tornata in mente la musica swing che ascoltavo da bambino. Ho così chiamato i due amici e contattato anche Armin Chimienti (chitarra) e insieme a loro, a fine 2023, ho fondato gli Swing31.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Come siete riusciti a farvi conoscere a Bari?

All’inizio non è stato facile. Giravamo locale per locale proponendo la nostra musica, ma il nostro progetto non veniva capito: quattro ventenni vestiti in stile vintage che suonavano hot jazz sembravano fuori posto. Poi pian piano c’è stato chi ci ha dato una chance dandoci l’opportunità di suonare dal vivo, sino ad arrivare a portare il nostro spettacolo in vari teatri di Bari, tra cui il prestigioso Kursaal Santa Lucia. Abbiamo però voluto suonare anche per strada, in via Sparano soprattutto. Lì ogni volta, grazie al calore dei passanti, si è sempre creata un’atmosfera fantastica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E vi siete così fatti un vostro pubblico…

Un pubblico trasversale, con persone di tutte le età. Abbiamo tanti affezionati che non si perdono nemmeno un’esibizione. Tra di loro ci sono anche gli appassionati del ballo lindy hop, che vengono a scatenarsi con la nostra musica. Lo swing riesce infatti a coinvolgere tutti: è un genere orecchiabile, immeditato, che fa venire voglia di muoversi, di ballare. È stato proprio notando questo entusiasmo che ho capito che c’era il terreno fertile per fondare una vera e propria orchestra swing e hot jazz. 

Parlaci quindi della “Davide Solfrizzi e la sua orchestra”.

Porta il mio nome ed è composta da dieci elementi (alcuni dei quali derivanti dagli Swing31), proprio come le classiche orchestrine da ballo degli anni 30. Siamo il gruppo più giovane d’Italia: il più grande di noi ha solo 26 anni. E siamo un’orchestra filologica: nel panorama nazionale ci siamo solo noi e, a Milano, quella di Mauro Porro. Ma se loro hanno un repertorio molto americano, noi suoniamo esclusivamente pezzi italiani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che cosa significa essere un’orchestra “filologica”?

Vuol dire suonare partendo dagli arrangiamenti originali degli anni 30 e 40. Per molte canzoni abbiamo a disposizione le partiture originali, talvolta addirittura manoscritte. In più cerchiamo di rispettare il più possibile il look e la scenografia del tempo. Infine, per restituire l’autenticità delle sonorità di inizio secolo, utilizziamo strumenti musicali dell’epoca. Insomma le premesse per far bene ci sono tutte. Abbiamo ricevuto anche gli auguri di Renzo Arbore: un vero onore e uno stimolo in più a dare il massimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Foto di copertina di Rafael La Perna

Nel video
 "Spaghetti a Detroit" interpretata dagli Swing31:


 


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