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Prestiti: come richiedere la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità cointestata
Richiedere un prestito al giorno d’oggi è più semplice che in passato, grazie a nuove modalità di formulazione della richiesta che rendono le cose più facili anche se non si è titolari diretti di un’entrata regolare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si possono coinvolgere garanti o fare fideiussioni ma, in caso di stipendio o pensione, di certo tutto è molto più fluido: uno dei modi per avere un prestito è, ad esempio, la cosiddetta cessione del quinto, grazie alla quale si impegna una cifra mensile a titolo di restituzione della rata che però non sarà mai superiore, per l’appunto, a un quinto della somma totale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Si tratta di un prestito che può essere richiesto anche sulla pensione di reversibilità. In questo caso, come ricordano anche gli esperti di cessioneldequintofacile.com, per presentare la richiesta c’è un limite massimo di 85 anni e non di 75 come per le altre tipologie di finanziamento.

Le principali caratteristiche della pensione di reversibilità

La classica pensione INPS riguarda il momento in cui il lavoratore, maturate determinate condizioni, conclude il suo rapporto contrattuale e ottiene l’equivalente di ciò che ha versato negli anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A questa, molte volte, si può affiancare però un’altra tipologia di pensione, che è appunto quella di reversibilità (o anche essere l’unica): nel momento in cui un membro della famiglia viene a mancare si può richiedere che la sua pensione, già in fase di erogazione o in procinto di esserlo, passi al coniuge o ad altri familiari, quali ad esempio i figli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche per quanto riguarda il coniuge, ad ogni modo, esistono delle eccezioni: se è avvenuto un divorzio, la richiesta può comunque essere inoltrata, purché vi sia già un assegno mensile a titolo di sostentamento del coniuge rimasto in vita e che quest’ultimo non abbia contratto un nuovo matrimonio. Inoltre, la pensione deve avere, quale inizio di erogazione, una data che sia rigorosamente antecedente la sentenza di divorzio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per un figlio, che sia naturale o equiparato, le regole cambiano in base all’età: chi abbia meno di 18 anni può richiedere la pensione di reversibilità del genitore senza particolari limitazioni, mentre se studia ancora alla scuola dell’obbligo il confine arriva a 21. Si possono inserire anche gli studenti universitari, ma in questo caso l’asticella è fissata sui 26 anni compiuti. Se il figlio in questione ha una disabilità che non gli consente di lavorare ed è a carico del genitore, allora le problematiche legate all’età cessano del tutto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Vengono considerati come i figli naturali anche quelli legalmente adottati, nati da altri matrimoni, riconosciuti in via ufficiale, minorenni presi in affidamento, titolari di assegno anche in fasi successive. In alcuni casi, anche un nipote minorenne che risulti a carico può richiedere la pensione di reversibilità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Naturalmente, in mancanza di questi soggetti, la pensione di reversibilità è prevista anche per genitori, se in vita e con almeno 65 anni di età, ma anche per fratelli o sorelle a carico che siano inabili al lavoro.

Come funziona la cessione del quinto con la reversibilità

Tutti questi soggetti, dunque, hanno facoltà di richiedere la cessione del quinto basando la restituzione sulla pensione di reversibilità ottenuta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Occorre però tenere presente che non sempre viene riconosciuto l’intero importo e che la cifra mensile viene erogata in base a determinati fattori: se a richiedere la reversibilità è un coniuge con due figli (o anche più) a carico, allora ha diritto al 100%; qualora il figlio sia uno si scende all’80% e persino al 60% senza figli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Naturalmente vi è tutta una serie di aliquote da tenere presenti se sono presenti più familiari idonei tra cui suddividere la somma e che vanno dal 15 al 90%. Tali percentuali si modificano ulteriormente se vi è un reddito aggiuntivo di base.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La pensione di reversibilità, che sia l’unica fonte di sostentamento, cointestata o abbinata ad altro reddito, deve comunque portare a un’entrata mensile che sia superiore a una soglia minima stabilita come limite per la sopravvivenza e uno stile di vita adeguato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il grande vantaggio di tale formula di prestito risiede senza dubbio nella possibilità di richiederlo persino se si è stati inseriti nella lista dei protestati. Per quanto concerne invece la cifra che può essere erogata, essa oscilla tra i 10 e gli 80 mila euro, con variazioni che riguardano istituti di credito diversi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nonostante sia spesso richiesta una polizza assicurativa da accendere in contemporanea al prestito, esso si può richiedere o persino simulare con ottimi comparatori online, modulando la rata e verificando quali sono le varie possibilità rispetto alla propria situazione. La richiesta avviene indicando i canonici dati personali, nonché la cifra necessaria e i tempi di restituzione entro i quali si vuole rientrare: anche qui vi è un limite di norma fissato entro i 10 anni ma mai oltre i 90 anni compiuti dal richiedente.


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