Film, libri, manifesti, internet: è la Mediateca regionale, oasi culturale
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mercoledì 17 aprile 2013
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di Maria Carmen Cafarella
In realtà la mediateca “esiste” da trent’anni. Per tanto tempo è stata ubicata in altri uffici però come mero deposito di video, volumi e manifesti, ai quali si poteva avere accesso con una procedura piuttosto lunga. Poi, mancando anche personale ad hoc, nel 2003 fu chiusa e il suo patrimonio impacchettato e abbandonato nell’ex Ciapi della zona industriale di Bari. Fino al momento della rinascita avvenuta il mese scorso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La nuova struttura è stata completamente ripensata secondo un nuovo concetto: non solo come spazio di consultazione, ma come luogo partecipato, secondo il modello delle public libraries. Aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 20, offre gratuitamente l’opportunità di accedere a libri, riviste e film (molti donati dai cittadini), di richiederne il prestito e, su richiesta, di visionare manifesti da utilizzare anche per eventi espositivi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli utenti (finora 400 persone registrate) hanno anche a disposizione nove postazioni multimediali che consentono l’accesso alle rete e soprattutto una saletta proiezioni da 48 posti adibita anche a incontri e dibattiti. La sala può essere anche “affittata” su proposta dei cittadini, che la possono prenotare e scegliere cosa visionare, da soli o in compagnia (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Presente anche un’area kids e una wii game. La prima è una sorta di isola che consente ai bambini guidati da un adulto di cominciare a digitare al computer, sfogliare libri, vedere cartoons, ma anche partecipare ai laboratori che la mediateca organizza con altre associazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Chi si affaccia per la prima volta a questa realtà – sottolinea una delle tre responsabili, la docente Claudia Attimonelli - ha una visione che rispecchia ancora quella degli anni Ottanta: si aspetta una comune videoteca. Deve ancora instaurarsi la capacità di lasciarsi andare a una ricerca autonoma, libera. La mediateca deve essere un contenitore di idee anche provenienti dall’esterno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In questi giorni la mediateca ha in programma un corso di alfabetizzazione informatica per malati di Parkinson, una rassegna di film del regista Nagisa Oshima, e un appuntamento dedicato alla filosofia: “Considerazioni inattuali”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cultura non la “C” maiuscola insomma, aperta a tutti e di alto livello. E soprattutto: a Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per informazioni sulla mediateca: www.mediateca.it
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Scritto da
Maria Carmen Cafarella
Maria Carmen Cafarella