Giose, Soap, Move: chi sono i writers che hanno fatto la ''Bari graffiti''
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martedì 9 aprile 2013
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di Fabrizia Chieppa
Vittorio, chi erano i writers baresi?
Ragazzini di 15- 16 anni, appassionati di cultura underground newyorkese, che nei pomeriggi di skate si divertivano a graffitare con l’uniposca le tavole degli amici. La svolta per loro arrivò con Iave, uno skater e writer di Vicenza che li introdusse al writing, cominciando a parlare dei mostri sacri della cultura newyorkese anni ’80 e non solo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Su quali muri esercitarono la loro arte?
Poggiofranco e la stazione di Santo Spirito sono stati i primi luoghi colonizzati dai writers, che quasi indisturbati hanno lasciato tracce di cultura underground anche nel parcheggio Amtab di corso Mazzini e in uno dei sottoponti del canalone ribattezzato “Los Angeles”. Infine sui vecchi treni rossi delle Ferrovie Appulo Lucane, assimilati in piccolo ai vagoni della metropolitana di New York e oggi quasi del tutto rimpiazzati da treni bianchi più nuovi. Uno dei pregi di Bari è che non è mai stata “vandalizzata”, a differenza di Roma o Milano che hanno avuto seri problemi con sfregi a monumenti, vagoni, metro e saracinesche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cos’è accaduto poi?
Col passare del tempo i graffitari baresi sono riusciti a rompere l’isolamento della scena pugliese, prima partecipando a varie convention in tutta Italia e poi trascorrendo periodi all’estero dipingendo muri a New York, Amsterdam e Tokyo. I ragazzi hanno ospitato a loro volta writers di fama europea (Same, Jake, Tfp sono solo alcuni dei loro nomi) diventati per l’occasione veri e propri baresi ad honorem. Sembra paradossale, ma la scena del writing barese è molto più conosciuta all’estero che a Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C’è un tratto peculiare del graffitismo barese?
Una particolarità che vorrei sottolineare è che spesso si accosta il graffitismo al fenomeno culturale e musicale hip-hop. In realtà la vera matrice, a detta di molti è quella legata alla musica e alla cultura funk, specie a New York. Sia Giose che Soap sono due grandissimi estimatori di questa sottocultura e i loro graffiti sono molto diversi da quelli legati alla scena hip-hop, che è più aggressiva e assai meno "raffinata”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qual è lo scenario attuale?
Esiste da alcuni anni un’associazione di nome V- roots creata da me, Giose, Mario Nardulli e Giuseppe Santoro, con l’obiettivo di far rivivere, in modo legale, la scena del writing barese. Risale al 2010 il progetto "Scenario Project", realizzato con artisti olandesi e inglesi. Data invece agosto 2011 il progetto “CAP 70110 - City Art Project", da noi realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha fornito ai giovani graffitari dei muri in adozione allo scopo di favorire l'incontro tra la città e i fenomeni artistici metropolitani. E’ stato inoltre stato creato un Albo dei writers e degli artisti di strada.L’associazione ha realizzato un documentario di nome “Bari Graffiti” ancora in fase di montaggio e si occupa di promuovere numerosi eventi: nel 2011 “Don’t give a shit” ha visto artisti internazionali e baresi impegnati a realizzare graffiti su lamiere di vecchie automobili.
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Fabrizia Chieppa
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I commenti
- Davide - I primi writer Baresi si chiamavano "gli americani" di cui ne ho la testimonianza fotografica,ed i primi posti a Bari ad essere disegnati sono stati la zona s.caterina vicino il locale Renoir ed alcuni muri sparsi tra carrassi e poggiofranco.Uno dei primi writer se non il primo e' stato SLAUCIO di Capurso,assieme a Wany di Brindisi SLEP di Bitonto e GIOSE di Bari con Zoka,move Just e Soap subito dopo solo qualche anno in seguito tutti gli altri citati nell'articolo......Bisogna essere precisi se si parla di storia !!!! Dato che la storia non si cambia !!!!!
- MIxer - Concordo pienamente quanto detto da Davide, solo che e' SLAUGIO il nome e non SLAUCIO di cui conosco personalmente, senza dimenticare gli altri che hai citato come il grande wany e tutti gli altri che sono stati dei grandi. Saluti a tutti i writer da un ex Writers MIXER di kapurso, anche se sono stato poco nel mondo dell' hip hop ma non dimentichero' mai le uscite con Slaugio SALUTI.