di Barinedita

Bari, lo scoglioso e degradato litorale sud diventa la "casa" del raro fratino
BARI – Un piccolo uccello bianco e grigio che ha scelto lo scoglioso e degradato litorale sud di Bari per nidificare a due passi dal mare. Parliamo del fratino, volatile che di solito preferisce la sabbia per deporre le proprie uova, ma che da qualche anno mimetizza il proprio nascondiglio tra le pietre della costa che si estende sino a San Giorgio.

Sono sette i nidi rinvenuti dagli ornitologi: due all’altezza di Torre Quetta e gli altri cinque molto più a sud, quasi alla fine del lungomare Alfredo Giovine. «Preferiamo non fornire la loro indicazione esatta perché si tratta di siti per i quali non è stata attivata alcuna salvaguardia», spiega la birdwatcher Ester Silvestri, colei che ci ha segnalato il ritrovamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’esperta ci spiega come a Torre Quetta le uova si siano già schiuse, mentre verso San Giorgio solo una coppia ha già avuto i piccoli: le altre quattro sono infatti ancora in cova. Altri tre nidi non sono andati purtroppo a buon fine: uno a causa di una recente mareggiata e gli altri due per “disturbo antropico”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio l’invasiva presenza degli esseri umani sulle coste è alla base del dimezzamento della popolazione del fratino negli ultimi dieci anni. «La pulizia meccanica delle spiagge, l'attraversamento delle aree con motociclette, i cani lasciati liberi – chiarisce l’esperta – sono una vera iattura per tutte le specie che covano a terra e non sugli alberi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il sempre più raro uccello insomma non trova posti tranquilli dove nidificare e quando ci riesce, deve sempre convivere con la paura che l’uomo possa distruggere il rifugio, che contiene non più di tre uova.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche se Bari si sta rivelando un luogo adatto alla riproduzione di questo volatile: le prime tre schiuse dell’anno in Italia si sono verificate proprio sul lungomare sud del capoluogo pugliese, lì dove la poca fruibilità della costa ha regalato al fratino la tranquillità necessaria per “metter su famiglia”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«La posidonia spiaggiata, che tiene lontani i bagnanti, fornisce al contrario nutrimento agli uccelli – sottolinea Ester -. In più gli scogli piatti sono utilissimi per le “prove di volo” dei più piccoli. Infine i rifiuti, che dominano quel tratto di litorale, non sembrano disturbare troppo i nostri amici, che spesso utilizzano la plastica come substrato delle uova o come riferimento visivo per ritrovare il nido».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma la zona più isolata e bistrattata della città sta facendo da casa a questo piccolo e allegro animale, che è ormai lecito definire “barese doc”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Immagine tratta dal video di Marco Vito Guglielmi, che documenta la presenza di un nido di fratino sulla costa barese:




 


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  • Marco Vito Guglielmi - Vorrei precisare che le prime schiuse sul territorio italiano sono avvenute a Senigallia e Rimini qualche giorno prima
  • Gabriele Fortunato - Da 10 anni faccio birdwatching la zona vicino Torre Quetta. Il fratino c'è sempre stato. Andrebbe tutelato, ma nè le istituzioni, nè le associazioni ambientaliste si sono dedicate alla presenza e alla tutela di questo animale in zona.


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