Torna il Controfestival: tre giorni di musica no-stop nel Garage Sound
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mercoledì 5 dicembre 2012
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di Maria Matteacci
Qual è la storia del Controfestival?
Il Controfestival nasce come protesta per la mancanza di spazi in cui far suonare le band emergenti. Inizia nel Tom Tom, studio di registrazione storico di Bari: 48 ore no stop durante le quali far esibire il numero più alto possibile di band. Il tutto autofinanziato da noi. Col tempo siamo cresciuti, tanto da diventare un appuntamento fisso di dicembre, mantenendo la stessa formula: non si dorme mai, con i live che sono a qualsiasi orario. Abbiamo superato anche le cinquemila presenze, quando eravamo al teatro Kismet. La nostra idea era dare spazio alle band emergenti, mettendole anche a confronto con realtà più grosse come Negramaro, Apres La Classe, Radiodervish, Caparezza e tanti altri artisti che sono passati di qui e hanno dato il loro contributo alla manifestazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perchè avete abbandonato il Kismet?
I costi di gestione si sono trasformati nel tempo, lievitando troppo rispetto agli esordi e alle possibilità che avevamo, così abbiamo cercato formule diverse. Per esempio, con la crescente richiesta di partecipazione di band pugliesi negli anni, abbiamo favorito i live di artisti nostrani rispetto a gruppi nazionali più noti, essendo uno dei compiti del festival promuovere le realtà locali. Il Controfestival è sempre stato un'ottima finestra promozionale per tanti gruppi e artisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È difficile sostenere economicamente un'iniziativa del genere?
Il festival ha il sostegno ormai da tempo di finanziamenti comunali, provinciali e regionali, ma ovviamente sono cifre che non coprono tutte le spese. Nonostante sia difficile organizzarlo, siamo però sempre riusciti a mantenere la promessa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dacci qualche anticipazione sulle band di quest'anno.
La nostra formula è quella di non far conoscere le scalette, perché ogni gruppo ha lo stesso valore e gli spettatori partecipano allo spettacolo in modo globale, alla scoperta magari di qualche novità. Le band saranno segnalate sul nostro sito, ma non negli orari delle proprie performance. Inoltre, spesso e volentieri gli ospiti (come è già capitato in passato con gli Afterhours, Raiz, Alessio Bertallot, solo per citarne alcuni) partecipano senza preavviso, così da creare continue sorprese. Questa edizione è una sorta di salto nel passato, perché si terrà in uno studio di registrazione: una formula a noi più cara, perché rispecchia esattamente la natura della manifestazione: un programma radiofonico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sito del Controfestival: http://www.controfestival.net
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Scritto da
Maria Matteacci
Maria Matteacci