Bari Vecchia, la storia di Nino e dei suoi panini ''fantasia'': «Altro che fast food»
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martedì 9 gennaio 2018
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di Veronica D'Elicio - foto Antonio Caradonna
C'è però un posto aperto da 45 anni a questa parte che se ne “frega” di qualsiasi moda, offrendo ai giovani che affollano il borgo antico un classico ed economico panino farcito. E’ la salumeria del 79enne Gaetano Montecassino, per tutti "Nino", attività assolutamente tradizionale che caso più unico che raro è aperta fino a mezzanotte, ben oltre quindi il normale orario di chiusura degli esercizi simili. (Vedi foto galleria)
Il piccolo locale si trova in via Vallisa, a due passi dall'affollatissima piazza del Ferrarese. Quando entriamo scorgiamo il canuto titolare, munito di un camice bianco e intento a preparare un barattolo di ricotta forte. Ci accoglie con un sorriso che a fatica maschera la stanchezza incombente dopo una lunga giornata di lavoro. (Vedi video)
A dargli manforte ci sono però Anna, la moglie 75enne seduta alla cassa e il figlio Piero di 52 anni, l'unico aiutante banconista rimasto: chi lo ha preceduto infatti è stato spesso sorpreso a rubare cibarie, inducendo Nino a fidarsi solo dei suoi familiari. «Mi aiutano molto – esordisce l'arzillo anziano - soprattutto quando in tarda serata arrivano comitive di ragazzi affamati. Sono quasi tutti educati e con qualche euro si sfamano ed evitano di comprare robaccia da distributori automatici e fast food».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci guardiamo intorno e rimaniamo di stucco per la quantità di cibo esposta: il bancone è colmo di salsicce, prosciutti, mortadella e tanti altri tipi di salumi. Dall'alto pende una selva di provoloni, scamorze giganti e caciocavalli neri, dietro i quali si intravedono alcuni scaffali pieni di liquori, scatolame e sottaceti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In un tripudio di odori e sapori Nino ci racconta di essere cresciuto in un appartamento nella vicina via Lamberti e di aver gestito nel corso della sua vita un locale simile in largo Maurelli e una bancarella di prodotti alimentari in piazza Mercantile. «Faccio il salumiere da sempre», sottolinea.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il signore afferma anche che un tempo, al posto della sua bottega traboccante di squisitezze, si trovava addirittura una chiesa sconsacrata. «Può sembrare assurdo – asserisce il vecchietto - ma una notte di 45 anni fa, prima di aprire l’esercizio, sognai proprio una cappella ubicata tra queste pareti. Penso sempre che sia stato Dio a mandarmi qua dentro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli chiediamo a questo punto cosa siano i suoi famosi panini “fantasia”. «Quelli che mi conoscono – ci risponde - sanno quanto mi piace riempire i panini con gli ingredienti più disparati. Mi dicono "Nino fai tu" e io mi scateno con la fantasia, cercando ogni volta di ideare un abbinamento diverso, a cui non manca mai olio e pepe. Ecco perchè mi "annoio" quando mi viene chiesta una farcitura classica barese come quella formata da mortadella e provolone: voglio creare tutto sul momento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sono le 22.30 e decidiamo di andar via mentre sta entrando un cliente. Ordina per l'appunto un etto di mortadella e due pezzi di provolone: caro Nino, stavolta ti è andata male.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video (di Gianni de Bartolo) la nostra visita al salumiere Nino:
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Veronica D'Elicio
Veronica D'Elicio
Foto di
Antonio Caradonna
Antonio Caradonna
I commenti
- antonio arky colavitti - ogni volta che sono a Bari è UN OBBLIGO un passaggio da Nino!