di Simone Lastilla

Bari, la vita di una famiglia neocatecumenale: «Abbiamo 9 figli, siamo
BARI – Sesso senza anticoncezionali, famiglie numerosissime e bambini che devono per forza di cose occuparsi dei fratelli più piccoli. E’ la vita di coloro che abbracciano il Cammino neocatecumenale, movimento cattolico nato negli anni 60 di cui ci siamo occupati qualche tempo fa: all'epoca ascoltammo infatti diversi testimoni, tutti stupiti di aver avuto a che fare con persone così stravaganti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Se nel precedente articolo però avevamo osservato “dall’esterno” questo mondo, oggi abbiamo deciso di dare la parola proprio a loro, ai neocatecumenali, nella fattispecie ai 40enni Andrea ed Emilia: due coniugi con 9 figli al seguito che ci hanno fatto entrare nella loro casa (nella foto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La coppia fa parte della parrocchia Madre della Divina provvidenza del quartiere San Paolo: una delle tre comunità del Cammino presenti a Bari. Le altre sono insediate nella chiesa Santa Maria Maddalena di Carrassi e in quella di Sant'Antonio a Madonnella.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nella vita lui fa l'operaio elettromeccanico, lei invece è casalinga e come detto hanno avuto durante il loro matrimonio nove bambini (tre maschi e sei femmine): la più grande ha 16 anni, l'ultima arrivata appena uno. Chiaramente è il risultato di rapporti consumati senza l'uso di metodi contraccettivi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il sesso tra uomo e donna – ci spiega Andrea - non deve avere un fine egoistico, ma servire a dare alla luce nuove creature. Bisogna andare oltre il banale contatto fisico per abbracciare quella che noi chiamiamo "apertura alla vita", ossia l'accettazione di tutti i figli che Dio può donarci».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Tanti bambini vorranno significare anche parecchia gioia, ma pure numerosi problemi. «In effetti spesso fatichiamo ad arrivare a fine mese - ammette il marito - e lo Stato si limita a erogare solamente gli assegni familiari. Per fortuna però ci sono persone a noi vicine che ci aiutano regalandoci dei beni. Un chiaro segno della mano della Provvidenza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Notevoli sono anche i problemi "logistici" di convivere in 11 sotto lo stesso tetto. «Non è semplice organizzarsi - sottolineano i consorti -. Abbiamo due bagni ma non sono sufficienti: per questo ci laviamo di sera, in modo da risparmiare tempo la mattina seguente. Noi due ci svegliamo alle 6 per pregare, poi ci occupiamo dei ragazzi che devono andare a scuola».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Naturalmente tutta la famiglia è neocatecumenale: i precetti religiosi sono da subito instillati nei bambini. «Ogni domenica – affermano - cantiamo alcuni Salmi, spesso con l'accompagnamento musicale dei nostri figli, quasi tutti in grado di suonare uno strumento. A seguire leggiamo brani del Vangelo, perlomeno quelli facilmente comprensibili dai più piccoli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A questo punto interrompiamo la coppia per saperne di più su un'altra questione singolare: quella dei ragazzi che controllano i loro fratelli minori con l'autorità tipica di un genitore. «Non è proprio così - precisa Andrea -. In una famiglia numerosa ci sta che quelli più grandi diano una mano nel tenere d'occhio i più giovani, ma ognuno ha il suo ruolo: i genitori fanno i genitori, i figli fanno i figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma, l'educazione sembra restare materia di mamma e papà. E particolare rilevanza riveste quella sessuale, inevitabilmente mescolata a prescrizioni di culto. «Alle femmine insegno il valore della castità - evidenzia Emilia - e l'importanza di arrivare vergini al matrimonio. A tutte comunque, una volta giunte all'età della pubertà, dico cosa sta succedendo alle loro forme e spiego il "percorso" che le farà diventare donne. Andrea invece si occupa dei maschi, istruendoli sul rispetto del pudore e del loro corpo».


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  • rebecca morisco - Articolo interessante e di grande testimonianza
  • V.P. - Il Papa infatti ha detto che secondo lui una famiglia ideale ha al massimo tre figli e che non c’è alcun bisogno per i cattolici di “fare figli come conigli”. Con chi ce l’aveva il papa quando parlava di fare figli come conigli? Il pensiero va subito ai Neocatecumenali, ma in che rapporti sono le comunità del Cammino Neocatecumenale con il pontificato di Papa Francesco? https://www.nextquotidiano.it/neocatecumenali-i-cattolici-fanno-figli-come-conigli/
  • M. D. - Penso che altri sette li potranno avere! Certi discorsi mi fa no venire la pelle d'oca!
  • Serena - Conosco tali realtà, perchè per un paio di anni ho intrapreso un cammino di conversione con una delle loro comunità. Non condividevo alcune cose, ma riconosco che per alcuni fratelli certe scelte sono possibili, non per tutti, come a volte si vuol far credere. Sono vocazioni differenti, ma di uguale importanza. Fare parte dei Neocatecumenali non è per niente facile e se una famiglia non rimane unita e integra e non cammina insieme di pari passo, tutto diventa disgregante, perchè per esempio, quasi sempre ogni elemento della famiglia fa parte di un gruppo differente, non lo stesso, perchè il cammino è fatto di tappe differenti e graduali.. In famiglie numerose così, essendo i gruppi molto attivi, se non si sta attenti, si perde molto tempo per stare uniti in famiglia e la vera famiglia diventa il relativo gruppo... Io che sono molto legata a mia sorella non potevo stare nel suo gruppo perchè entrata un anno dopo.. e mia sorella ero arrivata a non vederla quasi più.. x me è stato disgregante, anche perchè i miei non ne facevano parte. Secondo il mio modesto avviso, non è un percorso per tutti.. bisogna stare attenti a non perdere il senso della famiglia di origine, bisogna ritagliare sempre degli spazi per sentirsi parte di questa famiglia prima che dei varii gruppi.. poi, per carità, c'è chi, come spero questa famiglia di Bari, riesce a mantenere tutto saldo e benvengano!.. Anzi spero che tutte le famiglie del Cammino siano sempre sane e salde come questa. Per quanto riguarda la scelta di lasciare fare la Provvidenza riguardo alle nascite, ripeto, sono scelte che nascono dalla Fede e che si alimentano con una certa solidità spirituale. Papa Francesco ha parlato bene di ragionevolezza nel concepimento, ma nel caso dei Neocatecumenali, questa componente, non credo manchi, anche se, visti i numeri, non sembra.. probabilmente si sarà anche riferito a loro quando parlava di fare figli come conigli, ma non penso a tutti e non penso sicuramente a questa famiglia di Bari. Credo piuttosto che volesse far riflettere sull'importanza e il peso di una scelta simile.. che ripeto, non è per tutti, solamente perchè le Politiche, la società, i tempi e soprattutto la mancanza di un cammino spirituale, non aiutano a favorire il concetto di Vita come dono, non tanto personale che rimane chiuso nell'ambito di una famiglia, quanto altruista e proiettato verso il mondo, ma che rivolge lo sguardo costantemente fisso al Volere di Dio.
  • Pier - La setta neocatecumenale si basa sul concetto di comunitá e non su quella di famiglia. É una congregazione che divide la gente creando odio e muri yta i popoli. un gruppo di invasati che hanno seguito un invasato fanatico che ha ridotto milioni di persone sul lastrico
  • Raffaele - Leggendo questo articolo quello che mi colpisce di più è che quando si parla di "sesso" si parla subito di contraccettivi. Il sesso è una cosa, l'amore è un'altra. Uno è un atto di egoismo con cui usiamo il partner del momento per soddisfare le nostre voglie e infatti evitiamo il "contatto" usando appunto i contraccetivi (non sia mai che rimanga incinta!!!); l'altro è un donarsi all'altro, è un aprirsi alla vita come dono di Dio è un essere una sola carne e difficilmente può sussistere senza l'aiuto e la benedizione di quest'ultimo. Non confondiamo le due cose. Che poi oggi viviamo un tempo in cui Dio o non esiste o è relegato all'ultimo posto è normale che famiglie come questa vengano definite invasate o chi sa cosa! Ma il tempo, si sa, è galantuomo e alla fine darà ragione a chi dedica la propria vita e si spende per l'altro, dove l'altro sono le persone a noi più vicine, quelle con cui abbiamo contatti ogni giorno. E se non si inizia dalla famiglia a farlo, a trasmetterlo ai propri figli, continueremo a far crescere generazioni di egoisti; e oggi il risultato penso sia sotto gli occhi di tutti. Che Dio Benedica la famiglia e gli uomini e le donne di buona volontà.


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