di Lorenzo Alighieri

Ostuni e Carovigno, quella costa "nuda e cruda" tra calette e natura selvaggia
OSTUNI – Stretta tra l’elegante Rosa Marina e l’oasi naturalistica di Torre Guaceto, si apre per venti chilometri la Marina di Ostuni e di Carovigno, in provincia di Brindisi: un tratto di costa che non ha nulla da invidiare al Salento o alle calette di Monopoli e Capitolo, pur essendo molto meno frequentata dai turisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché qui è difficile trovare grandi alberghi, ristoranti di lusso, locali o discoteche alla moda e spesso anche il solo raggiungere il mare comporta una certa difficoltà per la mancanza di strade asfaltate. Ma sta proprio in questo la bellezza della marina: la presenza di una costa “nuda e cruda” immersa nella natura selvaggia, quella che è ormai molto difficile rintracciare girando per la Puglia. 

Siamo andati a visitare i luoghi più caratteristici della zona, caratterizzata da macchia mediterranea, piccole calette incastonate nella roccia, antiche torri e un mare cristallino. (Vedi ampia galleria fotografica)

Villanova – È la frazione principale della marina di Ostuni. La sua importanza è dovuta soprattutto alla presenza del porticciolo, già presente in età medievale, su cui risalta la torre-faro di origine angioina. Si tratta del porto più grande da qui sino a Brindisi. Intorno a esso si sviluppano piccole casette, un tempo abitate dai pescatori e oggi sfruttate per locali e gelaterie. A nord del centro si trova la spiaggia più bella di Villanova: Cala dei Capperi che prende il nome dalla piante che la circondano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gorgognolo - La prima località dopo Villanova è Gorgognolo, caratterizzata dalla costa particolarmente scogliosa. Una piccola spiaggia calcata a volte da cavalli si trova ai piedi di una bellissima villa ottocentesca denominata “la Baronessa”, appartenuta in passato alla ricca famiglia ostunese degli Incalzi. Dinanzi alla villa si trova una piscina artificiale comunicante con il mare, sfruttata in passato per l’allevamento dei cefali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra Gorgognolo e Costa Merlata – Tra Gorgognolo e Costa Merlata si apre un tratto di di costa tra i più belli e caratteristici della zona, fatto di piccole calette di sabbia inserite in un contesto rurale. Difficile infatti riuscire ad arrivare qui con l’auto. Nascoste e poco frequentate queste spiaggette rappresentano dei veri angoli di paradiso da gustare spesso in beata solitudine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Costa Merlata – Costa Merlata è un villaggio estivo composto da un camping e da quale decina di villette bianche che si affacciano su spiagge di media grandezza. Quella principale offre un piccolo bar e una rete da pallavolo che la rende un po’ più “animata” rispetto al resto della zona. Sino a qualche anno fa l’area era anche destinazione privilegiata degli amanti del volo ultraleggero: oggi la pista d'atterraggio è del tutto abbandonata e tra le infestanti erbacce si può solo immaginare quanto fosse romantico spiccare il volo sulle acque blu del mare. La spiaggia del camping è balzata agli “onori” della cronaca nel 2006, quando a pochi metri dalla riva si incagliò una nave turca che rimase in mare per un anno e mezzo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Torre Pozzelle – Dopo aver superato la spiaggia di Santa Lucia, troviamo la marina di Torre Pozzelle. Qui il rudere di una torre d'avvistamento aragonese del 500 (conosciuta come "Torre Sgarrata") si staglia sulla colorata e lussureggiante macchia mediterranea. Passeggiando lungo la costa, rocciosa e frastagliata, il profumo di mirto e timo accompagna alla scoperta di graziose spiaggette incastonate fra gli scogli. Coloro che amano l'avventura scopriranno che arrampicarsi sulla torre non è poi un'impresa così ardua. Quello che spetta ai temerari è un bel panorama: da una parte una costa verdeggiante, dall'altra l'immensità della campagna, sovrastata all'orizzonte dalla città bianca di Ostuni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Lamaforca –  La marina di Carovigno inizia con Lamaforca, sicuramente la località più “divertente” della zona, vista la presenza di un parco acquatico e di un villaggio turistico molto frequentato. Qui è presente una bella e grande spiaggia dalla sabbia bianca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Torre Santa Sabina – Torre Santa Sabina è la principale frazione marittima di Carovigno e si sviluppa intorno a una torre, a un ridente porticciolo e a lungomare zeppo di gelaterie che si affaccia sulla spiaggia detta di Camerini. In età medievale e rinascimentale la torre faceva parte del circuito d'avvistamento antisaraceno, insieme a Torre Pozzelle e Torre Guaceto e comunicava con esse grazie ad un falò, acceso in caso di riconoscimento nemico. Oggi è considerata un sito di archeologia subacquea di notevole interesse: sono stati infatti ritrovati due relitti di antiche navi romane e migliaia di reperti a pochissimi metri di profondità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le spiagge di Torre Santa Sabina – Le spiagge più belle della zona sono situate a nord del porto, nella parte denominata “Carisciola”. Tra le principali: l'Isoletta, chiamata così perché dinanzi alla spiaggia emerge dal mare una piccola “isola” scogliosa che in primavera si ricopre di margherite gialle. Poco prima dell’Isoletta si trova invece la Gola: le scogliere alte e ripide creano un’insenatura che invasa dal mare è perfetta per i tuffi più spettacolari. Un po’ più a sud è presente la Mezzaluna, racchiusa tra il mare e una piccola laguna salmastra, circondata da un canneto e da dune sabbiose ricche di mirto e lentisco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Pantagianni – Subito dopo Torre Santa Sabina si trova Pantagianni, in passato zona molto paludosa (da qui il suo nome). Oggi è stata in parte bonificata ed è una gradita e tranquilla località balneare costellata da villette residenziali. La spiaggia di Pantagianni è tra le più grandi di questa costa e presenta sabbia bianca e fine e un fondale basso e sabbioso. Nei dintorni ci sono alcune piccole conche nelle quali il mare si insinua creando calde piscine adatte ai più piccoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Specchiolla – L’ultima frazione di Carovigno prima di arrivare a Torre Guaceto è Specchiola, un po’ la “marina” degli abitanti di San Vito dei Normanni, che l’hanno resa la propria meta estiva preferita. La spiaggia più nota è il Lido sabbia d'oro, che fotografiamo al tramonto, alla fine del nostro viaggio in una natura che per fortuna resiste ancora a cemento e rumore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Scritto da

Lascia un commento
  • Gennaro Cozzolino - Bravo Lorenzo. Complimenti vivissimi.


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)