di Mina Esposito

Il Museo del Clima: «Divulghiamo l'''incandescente'' metereologia»
CISTERNINO – «L’obiettivo di questo progetto è quello di divulgare le scienze metereologiche. Si parla sempre più di riscaldamento globale e di fenomeni estremi, per cui vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica a queste tematiche che stanno diventando sempre più “incandescenti”». A parlare è Giuseppe Bari, meteorologo di professione e presidente del “Museo del Clima”, nato nell’aprile del 2011 a Cisternino, nella frazione Caranna, da un’idea dell’associazione  "Meteo valle d’Itria”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Noi volontari abbiamo presentato il progetto e partecipato a un bando (Perequazione sociale 2008) - spiega il presidente  –  e fortunatamente siamo risultati vincitori. Abbiamo così deciso di fondare il Museo in una ex scuola di campagna, la “Emanuele Filiberto”, che è stata riaperta al pubblico dopo 20 anni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il museo mette a disposizione dei visitatori un laboratorio didattico e la possibilità di usufruire di diversi strumenti: una biblioteca, una serie di fotografie esplicative, supporti audio-video, che facilitano la comprensione sulle diverse realtà climatiche del Pianeta, con particolare riferimento al clima della Puglia.

E’ aperto al pubblico due volte la settimana, giorni in cui vengono organizzate visite guidate a favore di privati, associazioni, gruppi di turisti e soprattutto scolaresche. ll percorso è articolato in due stanze in cui percorrere ed esplorare le varie aree del mondo fino ad arrivare alla Puglia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«I momenti della storia della meteorologia pugliese vengono raffigurati nella cosiddetta "sala dei cilindri” - ci racconta Giuseppe Bari -. Si tratta di cilindri in vetro alti due metri, riempiti da una quantità d’acqua proporzionale ai millilitri di pioggia caduta sulla Puglia negli ultimi vent’anni. Ogni cilindro rappresenta un anno diverso e quindi quei tubi che sono più pieni rappresentano gli anni in cui è piovuto maggiormente. Per realizzare quest’opera abbiamo preso in considerazione 100 diverse stazioni metereologiche della Puglia». (vedi foto galleria)

E che cosa dimostrano questi cilindri? «Che l’andamento delle precipitazioni negli ultimi decenni ha avuto un andamento molto irregolare – risponde il presidente -. Il perché, però, non trova ancora una risposta certa da parte della scienza. Può essere una cosa normale, come al contrario l’ennesimo segnale che dimostra come nel mondo qualcosa stia cambiando a livello climatico. Ci sono tanti studi in corso, però tutti sono concordi nell’affermare che la temperatura media della Terra sta aumentando. La causa è nota: è colpa dell’inquinamento atmosferico che non riesce a disperdersi. E c’è il forte rischio di non poter più tornare indietro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il sito del museo del clima


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