di Federica Addabbo

Via Santomauro, strada ''fantasma'' contesa tra Comune e privati
BARI - Via Gaetano Santomauro è una strada fantasma. Traversa della trafficatissima via Fanelli, è situata di fronte alle "casermette" ed è chiusa da una zona di campagna che si affaccia su via Bissolati. Nonostante la targa in pietra che la identifica, su google maps digitando il suo nome viene visualizzata un'altra strada, situata poco più giù. E i residenti che si sono rivolti al Comune per ottenere informazioni sulla via hanno ricevuto come risposta un laconico «non risulta esistere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non è dato sapere se la strada appartenga al Comune o ai privati, fatto sta che la via (mantenuta sempre in buone condizioni e pulita dall'Amiu) è stata usata per anni come parcheggio dai residenti degli edifici vicini, dai militari della caserma Vitrani e dai genitori che accompagnavano i propri figli in un asilo posto pochi metri più avanti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutto questo fino a un anno fa, quando all'improvviso via Santomauro è stata recintata da un privato con una rete arancione precaria senza che vi fosse affisso alcun cartello che ne indicasse il motivo (ad esempio lavori in corso, proprietà privata..).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Le lamentele dei residenti, sicuri che la strada fosse comunale e in quanto tale non potesse essere chiusa, sono state molteplici. «Ora la recinzione non consente più di sostare o parcheggiare le auto - sottolineano -. In più ostruisce il passaggio dei veicoli che devono entrare nel condominio che si affaccia sulla sinistra della strada».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La polizia municipale allertata all'epoca dai cittadini, sanzionò con una contravvenzione di 800 euro il privato per avere eretto la recinzione senza chiedere l'autorizzazione, ma non per essersi appropriato di un suolo pubblico, la cui identificazione è ancora dubbia. Oggi a un anno di distanza la rete arancione è tutt'ora in piedi. «Il privato sostiene che la strada appartenga a lui e, siccome ciò è in corso di accertamento, non è tenuto a rimuovere la rete prima dell'ordinanza emessa dal giudice», spiega il comandante della polizia municipale di Bari, Stefano Donati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E nel frattempo il pedagogista Gaetano Santomauro continuerà a dare il nome a una strada "che non c'è".


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