di Redazione

Il Bari non molla il sogno Serie A

Molto spesso il passato diventa un fardello pesante, una zavorra che condiziona il presente più di quanto dovrebbe. E nel calcio, in genere, succedono due cose. Si riparte meglio di prima e la concretezza prevale sul rimpianto, oppure la delusione continua a serpeggiare frenando le ambizioni  del club. Probabilmente il Bari è ancora sotto l’effetto della promozione svanita, con le evidenti difficoltà di inizio stagione sotto la guida Mignani e con i risultati del girone d’andata inferiori alle aspettative. Eppure non molla il sogno della Serie A. I risultati recenti stanno rilanciando parzialmente la corsa dei biancorossi in classifica, entrando non senza difficoltà in lotta per la zona playoff. E per centrare l’obiettivo, De Laurentiis e Polito hanno scommesso da mesi su Pasquale Marino.

Certo è che un cambio in corsa rappresenta sempre una grande incognita sia per la squadra, sia per i tifosi che per i siti di betting, i quali, non a caso, rielaborano quotidianamente le quote sulle diverse competizioni e danno modo di utilizzare uno dei bonus senza deposito, disponibili e analizzati sul sito Superscommesse.it, a chi volesse lanciarsi in un pronostico su un club che ha appena visto un avvicendamento in panchina, come nel caso del Bari.

Marino ha collezionato 13 punti in dieci gare dopo l’esordio interno con il Modena. Mignani ne aveva raccolti dieci in nove partite. Una differenza minima che finora non ha soddisfatto l’ambiente biancorosso. E non ha ancora dato la scossa necessaria per invertire la rotta. Nell’articolo di fine anno “La Serie B e i sogni promozione”, Tuttosport inserisce senza mezzi termini il Bari tra le delusioni della B. La testata piemontese afferma senza remore che “Marino non è stato un miglioramento rispetto a Mignani”.

Dal canto suo, il tecnico si mostra positivo. “Ho detto qualche settimana fa che mi è sembrato di vedere la luce”, ha dichiarato Marino nel post gara al Marassi. “Magari qualcuno ci crede poco perché poi i giudizi vengono condizionati dai risultati. Io però ho visto una crescita dopo La Spezia”. “Situazioni di gioco che iniziano a far intravedere giocate predeterminate”, ha sottolineato il tecnico dopo il pareggio con la Doria, “e si vedono con più continuità rispetto a prima”. Insomma, Marino ottimista, ma in fondo è tempo di esserlo, perché proprio il tempo potrebbe iniziare a stringere. E allora, cosa può servire al Bari per non mollare il sogno della Serie A?

Strategico, come ogni anno e per ogni club, il calciomercato di gennaio. Voci di corridoio già parlano di una vera rivoluzione per consolidare il collettivo. Sul fronte partenze, addio innanzitutto ai vari Acampora, Aramu e Frabotta che hanno deluso le aspettative. Sul fronte degli arrivi, Polito e De Laurentiis lavorano per l’eventuale innesto di un nome di lusso per la categoria: Puscas del Genoa. E poi il centravanti Bidaoui del Frosinone, Guiebre del Modena per il centrocampo e Nicolussi Caviglia della Juve. Se in difesa dovesse partire Zuzek, sarà poi necessario un centrale da alternare a Vicari e Di Cesare. Il presidente ha assicurato il massimo impegno da parte del club.

Considerando il mordente e la determinazione di alcune squadre che occupano stabilmente le posizioni di alta classifica a ridosso delle due posizioni di vertice, fra tutte Como, Cremonese, Palermo e Catanzaro, diventa difficile pensare a come il Bari possa cambiare diametralmente passo, tanto nella testa che nei risultati. In tutto questo c’è da considerare la probabile, se non certa, risalita dei blucerchiati, che stanno erodendo progressivamente posizioni alla ricerca di un posto playoff. Alla ripresa della B dopo l’Epifania, i biancorossi si trovano nella classica, scomoda, proverbiale situazione in cui si vuole guardare avanti ma è necessario guardarsi dietro. I punti dal terzultimo posto sono cinque. Come ogni anno ci sarà da soffrire.



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