di Nicola De Mola

Lama Balice, birdwatching con gli Argonauti nel periodo delle migrazioni
BARI - Il Parco naturale regionale di Lama Balice, tra il San Paolo e Bitonto, si presenta come un vero e proprio tesoro a pochi passi dal centro di Bari. La sua varietà di ambienti, che vanno dalla campagna al mare, seguendo l’alveo dell’antico torrente Tiflis, custodisce un inestimabile valore di biodiversità, spesso sconosciuto ai più. Proprio la sensibilizzazione alla conoscenza della natura della Lama e il suo monitoraggio, rappresentano alcuni degli obiettivi degli Argonauti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta di una rete di appassionati, curiosi ed esperti attiva dal 2003 in tutto il Meridione, che quest'anno si è fatta promotrice di una serie di iniziative riguardanti l’area protetta. Tra queste anche un programma di birdwatching (l’osservazione degli uccelli), gratuito e aperto a tutti. «Il nostro obiettivo è quello di insegnare il riconoscimento delle varie specie», dichiara il suo fondatore Giuseppe Nuovo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gli incontri mensili dedicati al birdwatching, partiti lo scorso febbraio, vedranno probabilmente proprio negli ultimi tre appuntamenti di settembre, ottobre e novembre il loro momento clou. In questo periodo, infatti, la lama diventa l’habitat ideale per tutte quelle specie migratorie che dal Nord Europa si fermano a svernare da noi, come voltapietre e fratini, o prolungano il loro viaggio verso l’Africa, come pigliamosche, sterpazzole e albanelle (vedi galleria fotografica di Ferdinando Atlante).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E dire che qualche anno fa, quando la lama era attraversata da acque di scolo (successivamente sotterrate) dirette verso il mare, l’avifauna presente era ancora maggiore, tanto che ci si poteva facilmente imbattere in gallinelle d’acqua, tra le specie stanziali, anatre di superficie, aironi, tarabusini e cavalieri d’Italia, tra le migratorie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Ma l’anno scorso è bastato che si allagasse un po’ una cava a causa delle piogge abbondanti, per rivedere le anatre, tra cui la più rara moretta tabaccata - puntualizza il rappresentante degli Argonauti -. Sulla foce del Tiflis, abbiamo avvistato limicoli (uccelli che si cibano, ricercando invertebrati e altri piccoli animali nell'acqua bassa o nel fango) come il piro-piro e molte specie di gabbiano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La lama rappresenta una delle poche "zone tranquille" vicino Bari, per questo attira uccelli migratori e non. Il suo territorio però, ospita anche diverse altre specie animali: insetti (del cui monitoraggio si stanno occupando proprio gli Argonauti), rettili, anfibi come il rospo smeraldino, mammiferi come la volpe, la faina e la talpa. E di recente sono state scoperte anche tracce di cinghiali, che probabilmente si sono spinti dalla Murgia sino alla lama.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ora non ci sono fondi, ma quando il Comitato del parco comincerà a funzionare si potranno studiare (magari con il fototrappolaggio) tutte quelle specie che è difficile osservare dal vivo», conclude Giuseppe Nuovo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Certo non si tratta di specie particolarmente rare. Ma particolare è il fatto che vivano in un’area a pochi passi dal centro urbano, anche se troppo spesso vittima delle cattive abitudini dell’uomo. La nostra speranza è che posti così "inediti" per il territorio barese vengano tutelati e valorizzati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il sito degli Argonauti: www.argonauti.org


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