di Gianmarco Di Carlo

A Bari c'è una spiaggia intima e situata in pieno centro: è "l'Angolo del Paradiso"
BARI – L’hanno chiamata “L’Angolo del Paradiso” e in effetti per chi ne usufruisce si tratta di una vera e propria “salvezza”. Parliamo di una spiaggia barese intima e nascosta, ricavata in pieno centro cittadino su un tratto di litorale che in realtà sarebbe sottoposto a divieto di balneazione. (Vedi foto galleria)

Perchè si sa, Bari è una città che ha perso il contatto con il proprio mare: tra Porto e lungomare monumentale ci sono ben 7,5 chilometri di costa non fruibili ai cittadini, costretti a spostarsi in periferia per riuscire a immergersi nell’Adriatico. E così da un po’ di tempo c’è chi si è inventato una soluzione. Approfittando di alcuni scogli protetti da grossi frangiflutti posti negli anni 80 accanto al muro perimetrale del porto, una serie di baresi si sono “creati” una sorta di lido pubblico, aperto tutta la giornata.

La spiaggia si trova sul lungomare Imperatore Augusto, quello che circonda Bari Vecchia. Qui, di fronte al complesso di Santa Scolastica e accanto al Colombo parking (un parcheggio situato alla fine del Porto), parte la serie di iconici lampioni situata sul lungo muretto che separa il marciapiede dal mare. Ed è proprio in questo punto che notiamo tre scalette in legno: quelle che permettono di superare il muro e accedere al “paradiso”.

Non resta quindi che scendere una decina di gradini per ritrovarsi su una banchina formata da pietre lisce e frangiflutti. Da qui si estende poi una sorta di molo lungo all’incirca cinquanta metri che permette di raggiungere acque più profonde, mentre all’orizzonte si profila lo skyline cittadino, con la torre del Palazzo della Provincia che si innalza sugli edifici circostanti.

Sugli scogli sono sistemate una trentina di persone. Alcune stese su un telo, altre accomodate su delle sedie a sdraio. Non c’è traccia invece di ombrelloni, forse troppo difficili da portare e sistemare.

Ci avviciniamo a un gruppo di uomini intenti a giocare a carte stando seduti in cerchio sui massi e facciamo la conoscenza dell’ultrasettantenne “barivecchiano” Antonio, uno dei fondatori del luogo.


«I primi a venire qui siamo stati io e il mio gruppo di amici – ci spiega l’uomo -. Una trentina di anni fa notammo come i massi collocati negli anni 80 avevano creato una superficie quasi piatta che poteva essere utilizzata per fare il bagno e prendere il sole. Così decidemmo di approfittarne. Con il tempo abbiamo migliorato la spiaggia, sistemando le scalette e tenendola sempre più in ordine: ogni dì portiamo un sacco della spazzatura che poi svuotiamo alla fine della giornata». 

In effetti una cosa che balza subito all’occhio è l'assoluta mancanza di sporcizia: per terra non ci sono carte, fazzoletti e bottiglie che molto spesso si ritrovano su altre spiagge. Antonio del resto ci indica una frase sul muro che a caratteri cubitali avverte di “Mantenere pulito”.

Accanto a essa un’altra scritta pone invece l’attenzione sul nome del luogo: “L.P. - L’Angolo del Paradiso”. «Lo abbiamo chiamato così perché questo è il nostro paradiso – sottolinea l’anziano –: si tratta di un posto dall’acqua trasparente che, soprattutto a noi pensionati, permette di fare un bagno rimanendo in città, senza dover percorrere chilometri e chilometri».

Ma oltre ad Antonio e ai suoi amici chi frequenta la spiaggia? «Qui vengono persone da tutta la città: da Bari Vecchia naturalmente, ma anche da tutti i quartieri limitrofi  – dice il signore -. Anche se ultimamente notiamo sempre più turisti: scendono dalle navi da crociera e vedendo la meraviglia di mare che c’è non ci pensano due volte a tuffarsi. Tanto loro non sanno del divieto di balneazione che vige su tutto il lungomare a causa anche della vicinanza del Porto».

A conferma della tesi di Antonio incontriamo poco più avanti Tony, un turista tedesco di origini italiane. «Ho scoperto questo posto per caso- ci racconta -. Sono a Bari in vacanza assieme alla mia famiglia: stavamo passeggiando sull’Adriatico quando abbiamo notato questa piccola spiaggia e così siamo scesi per farci un bagno. È davvero stupendo».

Il 60enne Luigi ci avverte però degli aspetti critici dell’Angolo del Paradiso. «È un po' pericoloso farsi il bagno se non si è abituati - sottolinea -: la maggior parte degli scogli risultano infatti scivolosi per via delle alghe. In più già a pochi metri dalla riva il mare diventa molto profondo, per cui non è consigliabile allontanarsi. Tutto questo però non scoraggia me e le persone che frequentano questo lido dal tornarci quotidianamente: alla fine dove la troviamo una spiaggia così vicina, pulita e tranquilla?».

(Vedi galleria fotografica)


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  • matteo - Sotto il bustone nero per i rifiuti, sono in bella mostra due bottiglie di plastica...altro che luogo pulito...
  • MrB - In realtà quel tratto di costa è sempre stato usato dai barivecchiani fin da quando l'attuale lungomare fu costruito ai piedi della vecchia muraglia. Vi si andava d'estate per i bagni ed era molto frequentata, anche da me, in quanto facilmente raggiungibile dalla scaletta di Santa Scolastica, dall'arco di San Nicola, da piazza mercantile, dal fortino, ed offriva la possibilità di belle nuotate fino al 'monte rosso' tuffandosi dai cosiddetti blocchi in acqua limpida, pulita e profumata di alghe. Oltre che per i bagni vi si recava per catturare granchi e pelose e per la pesca con canne improvvisate, oltre che per organizzare tra ragazzi allegre scorpacciate di angurie tra gli scogli o d'inverno per esporsi a sfidare i gelidi spruzzi del mare in tempesta.


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