di Maria Carmen Cafarella

I cani si comprano? C'è chi dice no. Parola a padroni e allevatori
BARI - «Non si può comprare un cane, un essere che ha sentimenti, pensieri e sensazioni. Sarebbe come acquistare un bambino». Le parole di Anna sono portatrici di un’idea che sta prendendo sempre più piede tra gli amanti degli amici a quattro zampe. Sono in tanti infatti a sostenere che un cane non vada acquistato, ma piuttosto adottato. Ci sono tanti randagi e “bastardini” in giro e nei canili, affermano i sostenitori del “no acquisto”: perché allora non prendere in casa uno di loro? Perché preferire sempre e comunque un cane di razza? Su facebook diversi gruppi sono stati aperti proprio per discutere di quello che viene visto come un “insulto” ai cani. Abbiamo raccolto diverse testimonianze, ma abbiamo anche sentito padroni e allevatori. Vediamo cosa ne è venuto fuori.  

I "NO ACQUISTO" - «Chi pensa solo alla razza, al pedigree, non ama veramente i cani. Considera invece questi animali come giocattoli viventi o status symbol». Sono le parole di Luigi, uno dei tanti cinofili che rifiuta l’idea che un cane possa essere acquistato.  «Anche perché – afferma Daniela –è sbagliato comprare da allevamenti in cui le fattrici vengono sfruttate, pressate per produrre cuccioli che saranno poi venduti, a volte, dopo aver passato settimane in esposizione in negozi di animali». «Non va incentivato quel tipo di mercato – ribadisce Vittorio -. Poi ci sono abbastanza cani per strade e canili. Meglio togliere che aggiungere». E Fiorella conclude: «Per ogni cane che si compera, un altro ne muore in canile: fate voi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I "PADRONI DI RAZZA" – Tutto giusto. Ma allora perché c’è chi spende anche un sacco di soldi per comparsi un cane di razza? «Io non volevo un cane, ma un pitbull – risponde Mirko  -. Avevo già avuto cani di questa razza e ne conosco ogni caratteristica. E’ un po’ come quando una persona ha una certa auto, ad esempio una Mercedes: quando deve cambiare macchina, se si è trovato bene mica si guarda in giro per cercare la migliore offerta, va invece direttamente da un concessionario Mercedes. Perché rischiare? Anzi – continua sempre più convinto Mirko -  si dovrebbe cercare di impedire che i cani vengano regalati. Il cane va acquistato,  per responsabilizzare il padrone. Io non abbandonerei mai il mio cane perché l’ho scelto, ci ho pensato prima di comprarlo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E gli altri proprietari di cani di razza che dicono? Incontriamo Daniele, con al guinzaglio un bulldog francese, che ci dice. «Mi piaceva e mi stava simpatico il musetto del bulldog, per questo l’ho comprato». Anche Marika afferma: «Ho scelto un chihuahua perché, vivendo in casa ed avendo già un gatto, un cane di taglia grande non sarebbe stato adeguato. Purtroppo i meticci sono una sorpresa, non si sai mai quanto possano crescere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


GLI ALLEVATORI – Insomma, se da una parte c’è chi dice che i cani non vanno comprati, a prescindere, c’è invece chi afferma che “scegliere è bene”. La seconda teoria è supportata dagli allevatori di cani di razza, come Gaetano, allevatore di levrieri afghani da 26 anni. «E’ ovvio che nel momento in cui si compra, si sa cosa si compra», afferma perentorio. Cosa vuole dire questo? Che «è più facile prevedere quali malattie il cane potrà contrarre nel corso della sua vita», risponde Gaetano, che avverte: «Un meticcio può avere già acquisito determinate abitudini, avendo vissuto prima per strada e poi in un canile. Diventa quindi un po’ più difficile educarlo». In più, come dice Saverio Nuzzi, allevatore di labrador, pastori e jack russel: «Se acquisti un cane di razza sai con certezza quanto grande può diventare, senza sorprese».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

CONCLUSIONE – Alla fine, chi ha ragione?  In realtà, tutti. Perché ogni “campana” parte da un presupposto diverso e quindi non può che andare in una direzione opposta a quella dell'altra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi dice che il cane non va comprato, considera l’animale come una persona e quindi seguendo la sua tesi avrebbe ragione nel dire che sarebbe meglio non alimentare un “mercato degli schiavi”, oltre al fatto di porre l’attenzione su tutti i cani che si trovano nei canili e che non hanno una “casa”. Chi predilige un cane di razza invece vede nell’animale semplicemente un animale. E quindi nel momento in cui decide di mettersi un cane in casa, tende ad avere meno problemi possibili, cercando di decidere prima la taglia, l’età e appunto la razza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La domanda da farsi quindi è: i cani sono solo animali (e quindi possono avere meno tutele rispetto alle persone) o sono invece esseri viventi al pari degli uomini, quindi non “acquistabili”, perché “chi comprerebbe mai un bambino?”. Ai lettori l’ardua sentenza. 

* con la collaborazione di Sabrina Raeli


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